Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: CLAUDIO TOSCANI
... montante del cavalletto notò, trattenuta da un pezzetto di adesivo trasparente, la foto della bimba alla quale Mauro s’ispirava. Sul mobiletto la sua immagine era sostituita da tre fotografie, inserite provvisoriamente: raffiguravano la ragazza con la quale lo aveva visto passeggiare. In una di esse, Mauro era accanto ad una vasca colma d’acqua e le cingeva spalle. Sullo sfondo s’intravedeva un laghetto e una casupola. In un’altra la ragazza era ripresa a mezzo busto e si accarezzava una lunga ciocca di capelli; notò i suoi occhi incredibilmente neri che catturavano l’espressione del sorriso. Nella terza indossava un succinto bikini e si reggeva all’albero di una barca a vela, sporgendosi verso il mare. Osservò la sua forma slanciata, i capelli bruni, sciolti al vento, il sorriso luminoso. Raggiunse la finestra, scostò le tendine e cercò di attenuare il patema osservando l’andirivieni dei balestrucci dai nidi, sotto la gronda della casa vicina. Udì un cigolio della porta e i passi discreti di Mauro che tornava. Bevvero il succo di frutta senza sapere che dirsi. Rossana cercò di carpirgli i pensieri scrutandolo negli occhi sfuggenti. Mauro faceva di tutto per non incrociare il suo sguardo. Fissava il bicchiere oppure osservava l’abbozzo sulla tela. Poi le chiese come stessero i suoi familiari.» «Bene, Mauro, grazie.» «Tuo zio? So che recentemente ha avuto un incidente d’auto piuttosto serio.» «La macchina è da rottamare ma lui, fortunatamente se la caverà con una decina di ...
... giorni d’ospedale.» Sulle labbra di Rossana apparve l’ombra di un sorriso. «Ho saputo che sarà costruita una diga sul Rio Pansecco, e tu hai accompagnato un gruppo d’ambientalisti dal Sindaco per discuterne.» «Come si risanno alla svelta le cose», commentò Mauro con un tono neutro. «Figurati. Due giorni dopo lo sapevano tutti a Sanfabiano.» La suoneria del cellulare di Mauro si attivò. Ebbe un fremito d’apprensione che si attenuò quando vide un numero diverso da quello di Silvia. Pronto?» «Mauro?» «Ciao, Linda.» «Ho piacere che mi abbia riconosciuto dalla voce. A volte il telefono la distorce. Disturbo?» «No, figurati.» «Ho da chiederti un consiglio.» “Linda?” Rossana tornò a guardare le foto. Non poteva che essere lei la ragazza alla quale Mauro stava rispondendo. «Intendo rifare il mio salottino ma a me non piace la mobilia moderna. La trovo fredda e impersonale. Lo voglio arredare con mobili classici, abbinati a dipinti di tema figurativo. Che ne pensi se scegliessi qualche natura morta?» «In un ambiente piccolo e con quel genere d’arredo, anch’io sceglierei le nature morte. I paesaggi hanno bisogno di spazio per valorizzarsi.» «Te ne intendi, eh?» «Esperienza di mestiere.» «Immagino quanto tu sia bravo. Ascolta Mauro: verrei acquistare qualcosa di tuo. Posso venire a trovarti?» «Certo ma…» «Non vuoi che venga?» lo anticipò Linda con un tono dispiaciuto. «Non è questo. Al momento non ho niente di quel che vorresti.» «Potresti dipingermi qualcosa?» «Sarà difficile. Ho promesso ...