1. Due palmi sotto il sole


    Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI

    ... finalmente. Non mi ha mai sopportato.» Rossana non aggiunse altro. Uscì dallo studio con passi accorti, quasi non volesse provocare rumori molesti. Scivolò fuori di casa accostando piano la porta alle sue spalle. Vedere il dondolo le cagionò un’aggressione di ricordi. I suoi occhi si velarono di lacrime e la costrinsero ad appoggiarsi al corrimano per scendere i pochi gradini. Tutto, in quel luogo, le causava una struggente nostalgia. Guardò la pianta di giaggiolo che cresceva in un angolo del giardino, con le sue foglie che puntavano al cielo, dure e dritte come sciabole. Il bulbo di quell’iris, che a Mauro piaceva chiamare “giglio della fiorentina” perché si ornava di grandi fiori dal colore viola intenso, come quello della squadra per la quale tifava, glielo aveva portato lei e interrato assieme ripromettendosi che il loro amore sarebbe durato più di quella pianta longeva. Udì lo scatto del meccanismo elettrico che apriva il cancelletto di servizio, prima che lei vi giungesse. I rondoni stridevano rincorrendosi rasente i tetti del centro storico di Sanfabiano e il sole ammolliva i grumi d’asfalto sulla strada. Mauro scostò la tenda della finestra. Osservò l’andirivieni dei balestrucci. Rammentò il mattino di una loro breve vacanza al mare e la notte che si erano incantati a osservare la spiaggia deserta, illuminata dalla luna piena, l’ombra di una vecchia barca, tirata in secca, che spiccava, lunga, sulla superficie della sabbia, il rumore della risacca che s’infrangeva ...
    ... sul bagnasciuga con un lieve sciacquio, e il battello, illuminato da fila di luci, dal quale proveniva musica festaiola, che sembrava scivolare su un immenso specchio d’olio bruno. Dopo essersi presi sotto quella placida stellata, si erano svegliati col sole che incominciava a scaldare gli asciugamani con cui si erano coperti per proteggersi dall’umidità notturna. Sulla via del ritorno, in fondo ad un passaggio campestre, sugli asciugamani che odoravano di crema solare e imprigionavano ancora granelli di sabbia, avevano fatto l’amore un’altra volta. Quel giorno, Rossana, nemmeno aveva avuto timore che gli insetti la pungessero. Un battito di palpebre e avvertì le lacrime rigargli il volto. Apprensione Nel frattempo il gruppo ambientalista seguitò a svolgere le attività lasciando che dell’intervista se ne interessassero Livio, Fabrizio e la Guadagni. Silvia indicava a un uomo il punto in cui apporre la firma per la petizione, quando notò Linda approssimarsi. L’amica aveva la faccia tesa e lo sguardo ombroso. «Linda, qualcosa non va? Sembra che tu abbia un diavolo per capello.» «Ho rotto col mio ragazzo. All’inizio si comportava in modo tollerante. Poi ha cominciato a pretendere che rimanessi in casa. Non voleva venissi alla manifestazione. Ti rendi conto? Così l’ho liquidato in quattro e quattr’otto quel bamboccio.» Accese una sigaretta con movimenti nervosi. «In poco più di un anno mi sono imbattuta in un bisex, in una patata lessa che pensava più ai ravioli che a me, poi in un ...
«12...165166167...268»