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Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI
... con le foto?» «Certo. E sono pure giunte due reti televisive nazionali. Stanno intervistando Livio.» «Mi fa piacere che l’iniziativa si stia rivelando un successo. Che stai facendo?» «Sono al banco per la raccolta delle firme. Tu?» «Dipingo. Ho iniziato il tuo ritratto. Ho scelto la foto in cui indossi la tutina rossa e siedi sul panchettino di legno.» «Lo immaginavo. Mauro, ti sento mogio. Ti ho chiamato poco fa ma il tuo cellulare dava occupato.» «Mi stava telefonando Linda.» A Silvia una vampa incendiò il viso. “Ecco chi doveva chiamare la civetta! Che diavolo voleva?» «Rinnova l’arredo del salotto e mi ha chiesto se le nature morte fossero soggetti adatti a mobilia classica.» «E vorrebbe i tuoi quadri.» «Sì ma le ho risposto che non li ho di quel tema e nemmeno ho tempo da dedicarle.» «Vorrei ben dire! Immagino si sia proposta di venire a Sanfabiano per vedere i tuoi dipinti e tu abbia acconsentito.» «Silvia che dovevo dirle?» «Cribbio è più lesta Linda a trovare pretesti che i gatti a ficcarsi nei buchi. Quella, altro che nature morte vuole! Poco fa mi ha riferito che ha rotto col suo ragazzo e ora prova con te.» «Silvia non esagerare.» «Non esagerare un corno! Per questo hai la voce strana?» «Linda non c’entra.» «Allora ammetti che c’è qualcosa. Mauro dimmi che cos’hai.» «Te lo dico stasera.» «Nient’affatto! O me lo dici subito o pianto tutto e vengo a casa tua.» «Silvia quello che è successo non ha importanza.» «Non credi tocchi alla sottoscritta decidere se l’abbia? ...
... Mauro, dim…» Silvia si guardò attorno e abbassò la voce. «Dimmelo subito», sibilò. «È venuta a trovarmi Rossana.» A lei parve che un formicaio si fosse sostituito alla radice dei capelli. «Te l’avevo detto che sarebbe accaduto. Che cosa voleva?» «Puoi immaginarlo ma è stato meglio così. Le ho detto che è finita. Alla fine avrei dovuto farlo.» Col cuore in gola lei si tenne la bocca dello stomaco. «Mauro è la verità?» «È la verità Silvia.» «Ti senti di volerle ancora bene?» «Se la vedo, un po’, sì.» «Più di un po’, vero, Mauro?» «Sì. I sentimenti non si spengono con un soffio come le candele. Non posso raccontarti una bugia.» «Mauro non farmi qualche scherzo da prete eh?» «Mi ha ridato la fedina.» «Stasera portamela. Voglio accertarmene.» «Soltanto per dimostrarti che me l’ha ridata ma non voglio che tu la esibisca come bottino di guerra.» «Non metto oggetti d’oro. In ogni caso non farei mai una cosa del genere.» «Ora ti senti più tranquilla?» «Insomma. Che cosa ne farai dell’anello?» «Lo nasconderò da qualche parte per tentare di tenerlo lontano dalle grinfie di mia sorella. Cinque minuti dopo che Rossana se l’era tolto, Manuela lo aveva già adocchiato e lo cercherà come un segugio.» «A Rossana dovresti ridargliela la fedina», rispose Silvia facendosi prendere da un impulso di nobiltà d’animo. «Infatti ho insistito che la tenesse. Mi ha risposto che ci avrebbe sofferto troppo.» «È naturale. Ora ti devo lasciare. «Fabrizio mi fa il segno delle forbici. Ciao.» «Salutamelo. Ci ...