Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: CLAUDIO TOSCANI
... approfittavano di quei momenti per andare in camporella, come si dice al nord, invece di partecipare alle assemblee o a sfilare nei cortei. I poeti, Silvia, piacevano, ma erano letti per lo più quelli che affrontavano questioni sociali o che avevano scritto: “Come potevamo noi cantare, con il piede straniero sopra il cuore, tra i morti abbandonati nelle piazze, sull’erba dura di ghiaccio.” Oppure: “Potranno tagliare tutti i fiori ma non fermeranno la primavera”. Belle espressioni che ricordavano momenti terribili di storia recente o idee di speranza analoghe a quelle che avrebbero scritto altre persone soggiogate da noi se fossimo riusciti a divenire “liberatori”. Contraddizioni, nient’altro che paradossi: rivoluzioni messicane che nulla hanno sovvertito. Silvia, è enormemente difficile rovesciare l’economia degli stati, capovolgere la cultura, le abitudini della gente e trasformare le società da oppressive a socialmente libertarie, perché tutto ciò implica reprimere l’egocentrismo. I primi cristiani erano animati da una fede fondata sulla fratellanza, la bontà e volevano mutare il dispotismo dell’impero romano in un mondo di pace ma hanno dominato con una tirannia più spietata dei loro predecessori, pagani e persecutori, dopo aver preso le redini del potere. In ogni caso i moti degli anni sessanta e settanta favorirono conquiste sociali come il divorzio, lo statuto dei lavoratori e le nuove leggi sul diritto di famiglia che hanno liquidato il patriarcato. Purtroppo questi ...
... progressi saranno rosicchiati da questo sistema economico basato sull’esaltazione del profitto e delle speculazioni borsistiche. L’economia mondiale sarà gestita da finanzieri speculatori che giocheranno con le economie delle nazioni come noi, da bambini, giocavamo a batti muro con le figurine dei calciatori. I trafficoni di miliardi torneranno a rubare il tempo della vita e il lavoro diverrà sempre più precario. La democrazia sarà sempre più limitata, perché essa è monca, se si manifesta soltanto con il parlamentarismo; diviene compiuta solo garantendo un lavoro dignitoso a tutti. Ora dubito sia stato un bene l’implosione dell’Unione Sovietica. Purché fossimo rossi pure noi, criticavamo quella forma di socialismo perché lo giudicavamo oppressivo. Forse avremmo dovuto riflettere di più su ciò che disse a suo tempo, il giornalista Indro Montanelli. Pur anticomunista che fosse, sostenne che il socialismo sovietico ebbe il grande merito di avere abolito le classi sociali. Questo sarebbe dovuto bastare per insegnarci qualcosa perché la soppressione dei ceti era stata la conquista popolare più importante di tutta la storia dell’umanità, finita alle ortiche con l’accusa che l’uguaglianza appiattiva tutto e deprimeva le capacità umane imprenditoriali. Invece era il primo passo verso una società veramente libera ed egualitaria. L’errore dell’URSS è stato quello di non aver saputo trasformare gradualmente la loro economia, accettando ciò che di positivo c’era nel libero mercato ma ...