1. Due palmi sotto il sole


    Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti

    ... disse: «Scusami se vi ho sistemato un po’ stretti ma di là avevano prenotato da una settimana.» «Gastone non preoccuparti», rispose Livio dandogli un buffetto sulla pancia «e se accetti un consiglio d’amico cerca di perdere una trentina di chili o rischi un croccolone.» «Le statistiche rilevano», s’intromise il Bizza «che ogni dieci chili in soprappeso, le probabilità d’infarto aument…» «Gastone vi siete scordati della signorina?» disse Fabrizio sovrapponendosi alla voce di Arturo per impedirgli di aprire una conferenza sulle coronarie. «Ora chiedo al cameriere. Vincenzo, la signorina quando la servite?» «La capricciosa con doppia farcitura di prosciutto, salsiccia e funghetti, non era ancora cotta», rispose l’inserviente. Un paio di minuti e la serviamo. Silvia rimase di stucco. «Fabry», le chiese stupita «avevamo ordinato margherite per tutti. Perché mi portano una capricciosa con prosciutto e salsiccia?» «Una capricciosa?» disse lui assumendo l’espressione di chi cadeva dalle nuvole. «Sì la capricciosa!» «Il cameriere ha detto proprio così», confermò Arturo fissando l’amica con gli occhi sgranati per la sorpresa. In quell’istante un cameriere posò sotto gli occhi di Silvia un disco che emanava fragranza, sprigionata dall’abbondante porzione di prosciutto cotto e dai pezzetti di salsiccia semisommersi nella fusa mozzarella. Quelli che conoscevano le sue abitudini vegetariane rimasero esterrefatti. Sentendosi giudicata come una sorta di fedifraga, Silvia non sapeva come ...
    ... muoversi. Di fronte e lei Fabrizio faceva lo gnorri ma aveva un comportamento fin troppo serio perché lei non capisse l’antifona. Lo scherzo, però, era stato così ben congegnato che si sentiva bloccata in una bolla d’imbarazzo ma a farla scoppiare ci pensò il Bizza domandandole: «Silvia, accidenti che repentina inversione a U! L’amore ti ha fatto diventare carnivora?» Lo sguardo di Silvia divenne puntuto. Scalciò indietro la sedia per avere spazio nel movimento, sfilò una scarpa, si sporse sul tavolo per colpire Fabrizio che evitò di essere colpito abbassandosi fino a incastrarsi nello spazio tra il tavolo e il corpo d’Arturo, cosicché lei finì per colpire la fronte dell’innocente Bizza. Incollerita, tolse l’altra scarpa e aggirò il tavolo. Raggiunta la porta della saletta, Fabrizio avvertì la scarpa centrarlo sulla schiena. Tra due ali di clienti, che osservavano imbambolati, imboccò l’uscita e prese a correre a piedi nudi lungo il marciapiede con Silvia alle calcagna. Raggiunto da una grandinata di percosse, si fece scudo con le braccia. Infine fu costretto a bloccarla. «Fabrizio lasciami!» «Silvia, stai buona o finiremo per farci male.» Sei un grandissimo stronzo.» «Ti ho fatto uno scherzo ben architettato, ammettilo.» Cribbio non sei mica normale», rispose lei scotendo il capo. «Marcel Proust ha scritto che per rendere sopportabile la realtà siamo costretti a coltivare in noi qualche pazzia.» «Il tuo orto in cui coltivi follie è più grande di un aeroporto» gli rispose Silvia ...
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