-
Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti
... arrabbiata. “Pure quella d’amarti. Accidenti che scarpata hai appioppato sulla fronte del Bizza.» «Sarebbe colpa tua se lo avessi ferito», lo rimproverò lei. «Impossibile con una scarpa di gomma e tela. Arturo ha il capo più duro delle pigne verdi.» La mano con la quale Fabrizio le sfiorò il viso gli parve si elettrizzasse. Tornata nel ristorante Silvia si rincuorò nel vedere che soltanto alcune abrasioni superficiali segnavano la fronte del Bizza. Gli accarezzò il punto sul quale lo aveva colpito. «Scusami Arturo, avverto il cameriere che ti porti disinfettante e ghiaccio.» «Lascia andare Silvia non è necessario.» Il Bizza ammiccò a Fabrizio che stava scambiando la sua pizza con quella di lei e soggiunse: «O lo sopportiamo così com’è o toccherebbe eliminarlo fisicamente.» Sostituite le pizze, Fabrizio tagliò una larga fetta della capricciosa, la ripiegò in due parti perché trattenesse la farcitura e socchiuse gli occhi gustando il boccone. Per l’ennesima volta avvertì la musichetta di un cellulare. “E poi ci battiamo contro l’elettrosmog: che ambientalisti del cazzo.” Passeggiata romantica Usciti dalla pizzeria, i più decisero di fare tappa in un disco-bar poco distante. «Venite anche voi?» domandò Linda a Silvia. «Per una volta tanto staremo in compagnia tutti assieme.» «Linda lo sai che non sopporto il frastuono.» «La Lanterna Gialla è un locale simpatico. Suonano anche motivi degli anni sessanta e settanta. Non tengono alto il volume. Mauro cerca di convincerla», ...
... insisté Linda. «Linda non insistere. Non mi va di richiudermi ancora», ribadì Silvia. «Fabrizio mi ha fatto così incavolare che m’è venuto pure il mal di testa.» «Allora ciao.» Linda fece un gesto di saluto a Mauro e trotterellò per raggiungere gli altri. «Silvia vuoi che torniamo a casa tua a prendere un’aspirina?» «Quale aspirina! Linda non ti avrebbe spiccicato gli occhi di dosso si li avessimo seguiti. Hai notato che il gesto di saluto l’ha rivolto soltanto te?» «Non ci ho fatto caso.» «Io sì! Il diavolo nasconde le astuzie nei dettagli. Rammentalo piccoletto?» «Non sono piccoletto ma tu una spilungona. In ogni caso potrei accettare la corte di Linda, se non mi ritenessi alla tua… altezza.» «I tuoi minuti sarebbero contati se accadesse», reagì lei mordicchiargli il lobo dell’orecchio. Imboccarono un viale alberato e proseguirono, silenziosi, per qualche decina di passi. Poi Silvia disse che aveva necessità di accontentare un bisognino.» «Torniamo in pizzeria?» «Non mi scappa la pipì. Mi sentirei in paradiso se ora fumassi una sigaretta.» «D’accordo accendila ma la devi smettere. Mi domando che ci troverete.» «Cominci per darti un contegno da adulti, poi rimani fregato», rispose Silvia. Aspirò avidamente il fumo chiudendo gli occhi come se quell’atto le moltiplicasse l’appagamento. «Scommetto che hai iniziato a fumare nei bagni di ragioneria durante la ricreazione.» «Come lo sai?» «Capirai! Avevo novantacinque probabilità su cento di azzeccarci.» Tenendo la sigaretta tra le ...