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Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti
... ritardo ma avevi il cellulare spento. Ho provato anche al tuo telefono fisso ma dava occupato in continuazione.» «Forse si trattava di un parente o un cliente, però mi sembra strano. Di regola chiamano dopo le undici nei giorni festivi.» «Ti ho mandato pure un messaggino per avvisarti che sarei arrivata in ritardo sperando che lo leggessi prima possibile.» Trasse finalmente un sospiro soddisfatto. Gli sorrise. «Beh eccomi qui. «Mauro posso usare il tuo cellulare? Per la fretta di partire il mio non l’ho messo sotto carica.» «Silvia, mi spiace, l’ho dimenticato a casa.» «Cribbio ho promesso a mia madre d’avvertirla appena fossi arrivata. Ho guidato la motoretta di mio fratello poche volte. L’ho lasciata preoccupata.» «Signorina usi il mio», le disse Tamara. «Può andare di là nella stanzetta attigua. Troverà un po’ di disordine perché la usiamo come magazzino ma potrà telefonare senza essere disturbata.» «Intanto ti ordino la colazione Silvia?» le chiese Mauro. «Preferisci un panino al prosciutto?» Lei sbirciò nelle vetrinette e ordinò due porzioni di crostata con le mele e acqua minerale naturale non di frigorifero. Poi si allontanò sinuosa e leggera. «Mauro?» Lui era tanto preso a fissare la porta dietro la quale Silvia era scomparsa da non afferrare che Tamara lo stava chiamando. «Mauro!» «Scusami Tamara.» «Mi è giunta notizia della tua rottura con Rossana.» «In verità non c’è niente di definitivo.» «Te l’ho chiesto perché non vi si vede assieme da mesi. Rossana è sempre in ...
... compagnia delle sue amiche con un muso lungo così. La ragazza che è di là è la tua nuova fidanzata?» «Tamara ti ripeto che non ho rotto definitivamente con Rossana.» «Frequenti la stangona da molto tempo?» Sul volto di Mauro si accese un’espressione contrariata e le mosse un rimprovero, rispondendole: «Tamara non mi è piaciuto il termine che hai usato.» «Quale termine?» gli chiese lei inarcando le sopracciglia. «Stangona!» esclamò lui. «Comunica una sensazione di volgarità. Si chiama Silvia.» «Mamma mia come sei suscettibile stamattina! La mia era una battuta. In ogni modo non si può dire che sia bassa quella Silvia ti pare?» «Si chiama Silvia non “quella Silvia”», reagì nuovamente Mauro. «Uffa, Mauro, quanto sei irritabile stamattina», reagì lei «e ferma quei piedi altrimenti contagi di nevrosi anche me! «Allora puoi soddisfare la mia curiosità di sapere quando tu l’abbia conosciuta quella spilun… quella Silvia senza timore che mi veda rovesciare il tavolo?» «Ieri pomeriggio.» «Dove?» «Mi sono recato nella sede dell’associazione ambientalista di cui parla il Corriere. Volevo sapere se fosse stato possibile fare qualcosa per impedire la costruzione di quel cazzo di diga. È lì che l’ho conosciuta.» «Già ti tolgono l’ispirazione se sommergono la Valcorniola.» Tamara assunse un’aria intrigante e, come per dirgliela di sotterfugio, sollevò la mano a nascondersi la bocca. «Molti cacciatori appenderebbero il fucile al chiodo per un’ambientalista come quella.» Armeggiò intorno alla ...