1. Due palmi sotto il sole


    Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti

    ... si limitò ad annuire, poi insisté a scrutare fuori del bar. Presso le pompe dei carburanti sostava un furgone. Un ragazzo, che indossava pantaloni e giubbotto di tessuto jeans, col capo racchiuso in un casco rosso fiammante, giungeva alla guida una di quelle motorette somiglianti a mantidi religiose. Un uomo si accingeva a lavare la sua auto con le spazzole rotanti. Decise di sfogliare il giornale per cercare l’articolo. UN ALTRO LAGO ARTIFICIALE A SANFABIANO Ambientalisti sul piede di guerra Un progetto dimenticato? Nient’affatto! La diga sul torrente Rio Maestro, in Valcorniola, nel comune di Sanfabiano, sarà realizzata. Questo è l’allarme lanciato dal presidente del circolo provinciale della FNEI, prof. Livio Livi e dal vice presidente architetto Fabrizio Ridolfi. I due noti ambientalisti sostengono che la costruzione della diga provocherebbe lo stravolgimento della Valcorniola, un ambiente risparmiato dalle attività umane, nel quale sopravvive un patrimonio biologico d’inestimabile valore, ormai scomparso in altri luoghi. Livi e Ridolfi annunciano che la FNEI invierà un ricorso, avverso la costruzione dell’invaso, alle autorità competenti. L’architetto Ridolfi lancia inoltre pesanti accuse nei confronti di chi, amministratore regionale ambientalista, ha sottoscritto un protocollo d’intesa interregionale in cui è riconfermata la volontà di realizzare la diga. “Stavolta, termina laconico Ridolfi”, potremmo assistere all’ennesimo scempio ambientale col beneplacito di uno ...
    ... pseudo ecologista che ha pensato solo in ragione di calcoli politici e non alla tutela del territorio…” Si compiacque della sollecitudine con la quale la FNEI aveva comunicato la notizia alla stampa. Se non altro dimostrava di essere un’associazione attiva. “Il comitato direttivo del circolo provinciale della FNEI”, continuava l’articolo si riunirà mercoledì prossimo per discutere nel merito del probl…” «Ciao Mauro.» Lui si sentì balzare il cuore in gola. Col casco sottobraccio e il giubbetto chiuso fino al collo, Silvia gli era accanto. Ricambiò il saluto quasi farfugliando, poi si alzò prontamente per aiutarla a trovare un luogo sul quale posare il casco. «Mauro puoi metterlo su una sedia», gli suggerì Tamara notando quanto fosse impacciato. «Perdonami per il ritardo Mauro», si scusò Silvia con un’aria sconsolata. «Non speravo più che mi aspettassi. Cacchio quando la scalogna ci mette lo zampino, non combina un contrattempo ma te ne rifila un sacco. La mia macchina non voleva saperne di mettersi in moto, non ho potuto prendere quella dei miei perché mio padre ne aveva bisogno. Per di più abbiamo il furgone della ditta dal meccanico pertanto ho chiesto a mio fratello di prestarmi la motoretta. Geloso com’è della sua roba, appena sono riuscita a convincerlo.» Mauro annuì ostentando padronanza ma avvertiva la bocca arida per l’emozione. «Ti va di prendere qualcosa Silvia?» «Buon’idea. C’è un odorino così invitante qui dentro. Sai Mauro? Ho cercato di avvisarti che sarei giunta in ...
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