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Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti
... Stavo appunto dipingendolo quando ho incontrato l’ingegnere.» «Non vorrei mi fregassero la motoretta. Mio fratello mi ucciderebbe. Ho anche la borsetta con i documenti nel bauletto.» «Ritroverai tutto non temere. Possiamo mettere la borsetta nella bauliera della macchina se può tranquillizzarti.» Poco dopo, spronandolo a iniziare la marcia con un leggero tocco sul braccio, Silvia lo sollecitò: «Cia, Mauro, ndem alla casa di Pansecco.» «Cia ndem! Che vuol dire?» «Dai andiamo. É dialetto lombardo. Mio padre ha origini milanesi. Mi piace usare le sue espressioni. Le trovo simpatiche.» «E ciumbia?» «É un’esclamazione che significa, accidenti, porca miseria, caz…» Risero per quel taglio censurante. «Nessuno immaginerebbe che nelle tue vene scorra sangue celtico. Hai un aspetto così mediterraneo.» Colta nella vanità femminile, Silvia non poté trattenere una mossa leziosa. «Ho preso da mia madre e sua nonna era di origine lucana. Da mio padre ho ereditato l’altezza. Rallentò l’andatura e gli rivolse una domanda maliziosa. «Alle more preferisci le bionde?» «Silvia non intendevo dire questo...» Averlo messo in imbarazzo a lei procurò un piacere sottilissimo. Accelerò il passo perché fosse obbligato a trotterellare per raggiungerla. «Che strano stamattina mi sembri più alta di ieri.» «E tu mi sei ancora più simpatico.» Poggiando una mano sul cuore, Mauro finse che le gambe gli facessero Giacomo ma accentuò solo un po’ quel che avvertiva veramente. Sotto la volta di olmi si atteggiò da ...
... cicerone naturalista facendole notare quanto le felci fossero ancora umide di rugiada e come il muschio avvolgesse i tronchi degli alberi. Dallo sbocco della galleria fotografarono la luce abbagliante che si riversava sulla macchia. «Mauro scattami una foto accanto a quel rovo», gli chiese Silvia soffermandosi presso una pianta di rosa canina. Lui s’inginocchiò per riprenderla dal basso e centrare una finestra di cielo azzurro, quindi gliene scattò un’altra mentre odorava i petali di un fiore. «Posso chiederti l’età Silvia?» «Compirò vent’anni il tre d’agosto. Tu?» «Ventisei, il quattordici d’ottobre.» «Leone e bilancia, c’è intesa tra le persone di questi due segni», commentò lei con aria distaccata. «Ha un significato che ci riguardi ciò che hai detto», le domandò Mauro. Poiché Silvia preferì rivolgergli una breve occhiata, anziché rispondergli, lui insisté a chiederle se veramente credesse agli oroscopi. «Semplice curiosità femminile però chissà se…» «Intendevi dire se ci sia qualcosa di vero?» la incalzò Mauro. «Sono soltanto sciocchezze.» Un bombo li costrinse ad agitare le braccia per allontanarlo. L’episodio dell’insetto li distrasse dall’argomento astrologico cosicché proseguirono la marcia seguitando a fare commenti sulla campagna. L’attenzione di Silvia fu attratta da un oggetto simile a una noce ma più liscio e sferico. «Mauro c’è una pallina grande come quelle del ping, pong attaccata a quell’alberello.» «È una galla. Si forma quando le piante sono punte da alcuni ...