Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti
... Mauro sollevando lo sguardo con decisione. Ora sentiva le parole salirgli alle labbra con l’eloquenza della fermezza. «È per fare un servizio fotografico, non una passeggiata romantica, se ci troviamo in questo luogo.» Aggrottò la fronte e aggiunse: «Sappi che nemmeno io sono il tipo che cerca occasioni per tenere un piede in due staffe.» «Mauro, non pensavo questo», rispose Silvia risentita. Sembrò riflettere un istante. «Ebbene sì, lo ammetto. La tua incertezza me l’ha fatto temere ma non ha importanza quel che possa aver pensato. Meglio che me ne vada. Ti aspetto giù, presso la macchina. Ti chiedo soltanto il favore di sbrigarti a fare le foto.» Prese ad allontanarsi a passo spedito ma la sua ostinatezza la fece desistere dopo avere percorso una decina di passi. Rimase immobile, come per indugiare a raccapezzare le idee, poi tornò da Mauro a lunghe falcate. «Invece rimango, cribbio!» Si pose le mani sui fianchi e disse, risoluta: «Mauro, posso chiederti una cosa, per favore? Un’altra soltanto: da quanto dura il vostro ultimo intervallo litigioso?» Lui ebbe timore di cadere nella trappola di un’ambiguità difficile da liberarsene se a Silvia non avesse dimostrato franchezza. Provò tuttavia un senso di slealtà nei confronti di Rossana, riferire una vicenda che la riguardasse, infine rispose: «Dalla fine di febbraio. Non eravamo mai stati adirati così a lungo.» «Suppongo abbiate litigato per un motivo più grave del solito.» Silvia cercò di scaricare la tensione raccogliendo ...
... un sassolino e tirandolo sul tronco di un albero. Mauro, il volto teso, tentennava a rispondere. «Allora?» lo sollecitò Silvia. «Silvia perché insisti?» reagì lui passandosi le mani tra i capelli. «Non insisto però mi farebbe piacere se ti confidas… ebbene sì, insisto», lo incalzò lei. «Siamo entrambi nervosi», disse Mauro sforzandosi di assumere un tono moderato. «Dovremmo conversare con calma, invece stiamo trasformando il nostro colloquio in un interrogatorio che rovina quel che siamo venuti a fare perché ci lasciamo sfuggire scorci interessanti da fotografare.» «Dimmi ciò che ti ho chiesto se vuoi che ci calmiamo, così non ci sfuggirà nulla!» replicò Silvia. Accorgendosi quanto si stesse infervorando, s’impose di moderare il tono. «Ascolta, Mauro: mi rendo conto quanto possa metterti a disagio raccontarmi vicende della tua vita privata ma devo saperlo perché ho fatto di tutto per venire. Ho persino raccontato una frottola ai miei, dispiacendomene. Non sono bugiarda di natura. Ti basta questa risposta per convincerti?» Lui annuì capitolando a quella donna che sembrava possedere un’indole più caparbia dei ciuchi che s’impuntavano. «A metà Febbraio», incominciò a rivelarle «mio padre ricevette una telefonata dallo zio di una nostra cliente alla quale avevamo restaurato alcuni mobili. Siccome la nipote lo aveva informato di essere rimasta soddisfatta del nostro lavoro e lui sarebbe venuto a Sanfabiano, ospite di lei per alcuni giorni, propose a mio padre il restauro di alcune ...