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Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti
... come per non dare particolare importanza alla rivelazione. Silvia avvertì, tuttavia, un disinganno così pungente da temere di non riuscire a controllare il rammarico. Sul suo volto apparve un’impercettibile contrazione del sorriso. «È di Sanfabiano?» domandò sforzandosi di dare alla sua voce un tono disinteressato. Lui si sottrasse allo sguardo di Silvia percorrendo con gli occhi la vegetazione che costeggiava la mulattiera. Lei attese una risposta scrutandogli ogni più lieve moto del volto. Ci lesse imbarazzo ed esitazione. Fu colta da un tale senso di delusione che ebbe la percezione di passare dal rossore al pallore, malgrado ciò insisté a chiedergli: «Siete fidanzati da molto tempo?» Per sollecitarlo a rispondere gli diede una spintarella di spalla. «Quasi tre anni…» Silvia agitò con la mano i rametti di alcuni arbusti sperando che i gesti la aiutassero a distaccarsi emotivamente dalla domanda. «Una storia importante, allora?» chiese con un sorriso tirato. «Sì ma non andiamo d’accordo», rispose Mauro seguitando a non guardarla. «Rossana ha un carattere astioso. Trova sempre il pretesto per litigare. Ci siamo lasciati e ripresi più volte negli ultimi tempi e in questo momento non stiamo insieme.» Silvia rimase taciturna, come volesse soppesare ogni parola che lui aveva detto per valutare quanta sincerità o finzione velassero ognuna. Decise poi che fare una pausa fosse il modo migliore per lasciarlo alle prese con la sua coscienza. Il palmo umido che stringeva le faceva ...
... capire quanto lui si sentisse a disagio. Cercò di incontrare i suoi occhi con insistenza. Tentò quindi d’incoraggiarlo a parlare stringendogli le dita con maggior vigore. Infine fu costretta a domandargli, sforzandosi di farlo senza che trapelassero dal suo volto moti emozionali. «Non sei tenuto a raccontarmi la tua vita privata, tanto più che io sono una quasi sconosciuta per te, però pretenderei troppo se ti chiedessi di parlarmene solo un po’?» «No…» «Questo è un altro “no” incerto. Esiti perché provi rimorso per aver accettato che ti accompagnassi senza che lei lo sapesse? Sii sincero Mauro.» «Può darsi…» «Ancora con i dubbi e le frasi interrotte?» «Le tue domande m’imbarazzano Silvia. Cerca di capire il mio stato d’animo. È la prima volta che esco con una ragazza che non sia Rossana dopo che ci siamo fidanzati. Mi ero proposto di chiamarla stamattina ma non l’ho fatto. L’incontro con l’ingegnere ha cambiato i miei propositi.» «Perché ti ha spinto a venire da noi intendi?» «Anche.» «Allora c’è qualcos’altro: perché mi hai conosciuto e ti ho chiesto di accompagnarti?» Mauro annuì col solo cenno del capo. Poi abbassò lo sguardo, come volesse osservare i ciottoli che emergevano dalla terra battuta del sentiero. «Avresti dovuto avvisarmi ieri che avevi la ragazza», sbottò Silvia lasciandogli la mano. «Non te lo avrei proposto. Non sono il tipo che ruba i fidanzati. E torna a guardarmi in faccia, cribbio!» gli intimò senza battere ciglio. «Non avevo motivo per riferirtelo», reagì ...