Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti
... perdoni questa gelosia un po’ cretina e retroattiva?» «Non è cretina. La provano in parecchi.» «Ti rivedrai con Rossana?» gli domandò Silvia. «Soltanto se mi capiterà d’incontrarla per strada.» Nel volto di Silvia apparve un’impercettibile contrazione del sorriso, una punta di panico nello sguardo. Fiaccati da quel tumulto di emozioni, si scambiarono occhiate assonnate. Prese dal torpore loro voci divennero sommesse. «Mauro stanotte non ho chiuso occhio per pensare che oggi sarei venuta con te.» «Fallo ora un pisolino. Accosta il capo alla mia spalla. Brava così.» Si sentirono avvolgere da un’irresistibile sonnolenza. Quando Nadia si approssimò al dondolo, reggendo un vassoio dal quale si espandeva l’aroma del caffè, non li destò. Molte volte aveva visto Mauro e Rossana, abbracciati, senza provare emozioni ma osservare il figlio dormire accanto a quella ragazzona dalle chiome somiglianti a grandi ali di corvo, avvertì un acuto senso di separazione. Si allontanò discreta accostando piano l’uscio di casa. CAPITOLO SESTO Il Bizza Silvia giunse in sede che Livio e Fabrizio stavano già conversando con Mauro. Poco dopo entrò Monica; sui trentacinque anni aveva corporatura brevilinea e robusta. I capelli dal tono rosso scuro, tenuti corti, le donavano un aspetto vivace e spigliato. Un minuto e giunse Franco; di media statura, quasi calvo e con l’aspetto di un cinquantenne, portava un pizzetto ben curato. Franco aveva appena salutato i presenti quando arrivò Stefano, un ragazzo ...
... longilineo con spalle ampie e lineamenti del volto straordinariamente simmetrici. I capelli biondi e gli occhi azzurri gli conferivano un aspetto nordico. Si presentò a Mauro con sorriso gioviale e salda stretta di mano. Raggiunse Silvia, le diede un rapido bacio sulla bocca e tornò a conversare con l’ospite. Mauro si sforzava di apparire interessato al colloquio ma lo faceva con metà cervello perché l’altra era presa a pensare se a proposito di quel ragazzo, alla cui prestanza fisica non poteva reggere, Silvia fosse stata veramente sincera. Comparve Arturo. Anch’egli sulla cinquantina era smilzo e di bassa statura. Aveva il volto stranamente paffuto, come quello di una persona che fosse in soprappeso di una ventina di chili. I suoi capelli grigi, ancora folti, contrastavano con gli stretti baffi curiosamente assai più scuri. Indossava una maglietta polo gialla, sulla quale era scritto, in colore verde, AMO LA BIO DIVERSITÀ. I pantaloni a pinocchietto facevano apparire le sue caviglie ancor più sottili di quel che fossero. Reggeva un libro e lo esponeva in bella vista come volesse farlo notare. Dopo il saluto all’ospite e le rispettive presentazioni, a Mauro non occorse molto per capire quanto avesse ragione Silvia, a proposito della sua petulanza. Stefano, sebbene smaniasse di tornare da Silvia, seguitò a trattenersi con Mauro per dovere di cortesia ma senza riuscire a spiccicare parola perché forse, per effetto del nuovo venuto, la loquacità d’Arturo era più traboccante del ...