Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: CLAUDIO TOSCANI
... disossiribonucleico.» «Se non chiudi quella boccaccia infernale, rimarrai soltanto con il ribonucleico perché penserò io a disossarti quella testaccia che ti ritrovi appiccicata al collo.» Stefano si allontanò a lunghe falcate ma non poté evitare di sentire Arturo snocciolare un adagio. «Chi ha tempo non attenda tempo perché chi tempo attende tempo perde e tu hai menato troppo il can per l’aia. Stefano», aggiunse il Bizza amareggiato «ti auguro che il tempo possa curare ciò che la tua ragione non vuol sanare.» Senza aggiungere altro ma con la bocca ancora in movimento, come un pesce boccheggiante fuori dell’acqua, rimase a fissare l’amico mentre si allontanava frettolosamente. Seguitò a guardarlo finché scomparve dalla vista, poi bofonchiò tra sé: “A far del bene ai ciuchi si pigliano i calci.” Dopo essersi tratto in alto il cavallo dei pantaloni e allentato un buco della cintola, mugugnò: “Cascasse il mondo, non tornerò più da Pistacchio. Infila più aria lui in un chilo di gelato che tanta non ne occorrerebbe per gonfiare la ruota di un autotreno.” Fece un lungo peto e tornò a dirigersi verso il bar. Quando, finalmente, Silvia e Mauro si diressero verso l’interno del parco per rimanere un po’ in intimità, Livio riuscì a impedire al Bizza di seguirli, sospingendolo nella direzione opposta. «Arturo», gli disse scotendo il capo «la tua curiosità rasenta la patologia. Logori la pazienza come un tarlo rosicchia il legno. Sai qual è il vegetatale che non riesce a superarti nella ...
... proprietà di essere irritante? L’ortica!» «Livio», replicò lui allargando le braccia in segno di stupore «mi limito a dare consigli sensati, eppure…» «Eppure riesci a rompere i coglioni a tutti!» tagliò corto Fabrizio. Dopo i chiarimenti «Che cosa ti ha detto Stefano?» Silvia e Mauro si erano seduti in prossimità di una vasca al cui centro emergeva un masso dal quale scaturiva uno zampillo. «Mi ha chiesto se fossi certo di ciò che provo per te. Poi mi ha assicurato che intende essermi amico senza malanimo.» Mauro rivolse lo sguardo allo getto della vasca. Frammentato in una moltitudine di gocce che la luce dei lampioni faceva brillare, il fiotto si dissolveva nell’acqua con fruscio di pioggerella. «Mi chiedo come avrei reagito se fossi stato al suo posto», mormorò con una vena d’amarezza. «Forse Stefano si voleva ficcare in quell’avventura di Carbonaia per soffocare la sua pena.» «Gli avresti proposto d’accompagnarlo per sdebitarti?» «Non lo so. Forse sì inconsciamente.» «Mauro non possiamo continuare a sentirci in colpa. Non è giusto.» «No, Silvia, non lo è.» «Allora finiamola di castigarci con i rimorsi. Pensiamo a dove potremmo andare, domenica prossima, per festeggiare l’anniversario della nostra prima settimana di fidanzamento.» «L’annivers… Silvia sei una sagoma. Andremo dove vorrai.» «Un’idea l’avrei. Potremmo recarci a mangiare la pizza a Montelignano. Domenica c’è la Maggiolona. È la sagra del miele e di sera c’è lo spettacolo pirotecnico.» «Per me va bene. Dove ti ...