Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: CLAUDIO TOSCANI
... preoccupato per non sapere che dire agli agenti, Riccardo si affrettò a scendere ma giunto di fronte ai poliziotti disse la cosa più ovvia: «Mauro c’è qualche problema?» Intimorito dallo scrupoloso controllo dei documenti, lui nemmeno si era accorto di dove fosse sbucato quell’uomo alto, ben piantato, mezzo calvo e dagli occhi cerulei. Immaginatosi poi che altro non fosse se non il padre di Silvia, cercò di salutarlo spontaneamente. «Buonasera signor Riccardo.» Uno degli agenti, che spesso si recava con la moglie a fare acquisti ai CIEFFE, salutò toccandosi la visiera. «Signor Colombo conosce questa persona?» «È il ragazzo di mia figlia.» «Tutto a posto», rispose il poliziotto rivolgendogli un cortese sorriso «normale controllo. Buona sera.» Riccardo si rivolse a Mauro scotendo il capo. «Così m’è toccato sostenere che sei il moroso di Silvia ancora prima di conoscerti. Questa a l’è propi bèla ostrega.» A Mauro il bruciore che si era sentito affluire al viso, gli aveva ridato colore. «Cia ndem in ca’ che te ghet bisogn d’un cognacchin.» La fruttivendola, poggiata sul manico dello spazzolone, li seguiva col rammarico d’aver preso una madornale cantonata. Era combattuta tra la tentazione di tacere, il bisogno di scusarsi e la curiosità di sapere chi fosse il giovanotto al quale il signor Colombo teneva una mano sulla spalla. Infine la curiosità prese il sopravvento e uscì dal negozio. «Buona sera sor Riccardo.» «Sera signora Erminia. Sta facendo le pulizie?» «Purtroppo bisogna ...
... arrangiarsi. Durante la settimana chi lo trova il tempo?» «Non me ne parli.» «Mi sforzo di tenere il negozio sempre in ordine per soddisfare l’occhio alla clientela perché la vita diviene sempre più difficile per i piccoli negozianti. Oggi vanno tutti a fare shopping nei centri commerciali e la clientela diminuisce a vista d’occhio, ma non voglio tediarla con questi problemi. Vedo che stasera ha ospiti.» «È il ragazzo di Silvia.» «Oh Madonna che ho combinato!» esclamò la fruttivendola colpendosi la fronte. «Venga dentro sor Riccardo, devo scusarmi col giovanotto o stanotte non dormirei. Ho creduto fosse un tipo losco e ho chiamato la polizia», disse facendoli rimanere di stucco. «Sor Riccardo l’ho visto camminare in modo strano e fermarsi presso il portone del suo palazzo. Poi tornare indietro, salire in macchia, mettersi a telefonare e… mi scusi tanto giovanotto. Al mondo d’oggi occorre stare sempre sul chi va là?» Per sminuire l’accaduto Mauro le fece un sorriso indulgente. «La capisco signora.» «Sor Riccardo l’ha saputo che cosa è capitato a Emilio del Pasqui?» «No.» «Un uomo e una donna», riferì la fruttivendola, poggiando lo spazzolone a uno scaffale per avere più libertà di gesticolare «sono entrati nella sua mesticheria quando Emilio stava per chiudere, lo hanno ipotizzato e…» «Ipnotizzato vorrà dire?» «Sì l’hanno ipotizzato e si sono fatti consegnare l’incasso.» La fruttivendola appaiò le mani e le mosse ripetutamente avanti e indietro. «Che mondo è diventato, questo, ...