1. Due palmi sotto il sole


    Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI

    ... piazzato in un angolo. Appesi alle pareti c’erano quadri realizzati da mani diverse. Da una porta socchiusa s’intravedevano le sagome d’alcuni elettrodomestici e lo spicchio di un tavolo ricoperto con una tovaglia dai motivi floreali. Sul divano sedeva una ragazza. Come tutte le giovani donne con qualche chilo di troppo, aveva la pelle del viso tanto liscia da sembrare levigata. I capelli bruni, di taglio corto, accentuavano la rotondità del suo volto. Un ragazzo robusto, rossiccio di capelli e lo sguardo bonaccione le sedeva accanto. Di fronte a loro, in una poltroncina di vimini, resa un po’ soffice da un cuscino a fiori, sedeva una signora magra e attempata. I capelli chiarissimi, ancora folti della donna, facevano pensare a un fiocco di zucchero filato. «Mauro accomodati. Sono Tiziana la mamma di Silvia.» Lui si ritrovò a salutare un’altra Silvia, gli stessi occhi scuri, i capelli bruni, la voce armoniosa e il sorriso luminoso ma più bassa di almeno dieci centimetri e col viso che iniziava a essere segnato dall’età. «Silvia le somiglia moltissimo signora», riuscì a dirle con un tono saldo. Avvertendo d’avere il palmo asciutto, le porse la mano con naturalezza. Il sorriso cordiale che la donna gli indirizzava, con l’aria d’avere apprezzato il complimento, lo fece sentire quasi a suo agio. Vide sbucare un cagnolino, abbrancargli una gamba e iniziare a muovere velocemente i lombi col roseo pistolino sguainato. Tentò qualche movimento per scrollarselo di dosso senza ...
    ... riuscirci. Con gli occhietti sporgenti dalle orbite, la bestiola seguitò ad avvinghiare la gamba all’ospite e pareva volesse dirgli: “Ti piace eh? E questo è il primo assaggio.” Tiziana si chinò per allontanare il cane ma esso ringhiò costringendola a desistere. «Drillo smettila!» gridò. «Riccardo così non l’aveva mai fatto.» Suo marito, che si sforzava di rimanere serio, abbrancò il cane e lo prese in braccio. La bestiola si divincolò mostrando i dentini aguzzi ma si calmò di botto quando vide la grossa mano del padrone sollevarsi. Sniffò l’aria per annusare il nuovo arrivato, le orecchie dritte come punte di lance e il tartufo brillante di sana umidità. A Tiziana presero fuoco le gote quando si accorse che i pantaloni dell’ospite erano bagnati di pipì. Corse in cucina e tornò con alcuni fogli di carta assorbente e un panno inumidito. «Mauro, scusaci. A questo diavoletto, ogni tanto, prendono le frenesie.» «Ogni tanto?» ridacchiò la signora anziana. «Invece che con le crocchètte pare lo alimentino col viagra.» Mauro si ritrasse quando Tiziana fece la mossa di chinarsi. «Faccio io. Lasci stare, signora.» Spero non rimangano macchiati.» «Sono soltanto poche gocce di pipì.» Il disagio che Mauro leggeva negli occhi di tutti ebbe il merito di smorzare il suo. «Silvia mi aveva avvertito che se Drillo lo avesse fatto avrei superato la prova simpatia.» Notò i Colombo azzardare misurati sorrisi. «Io sono Patrizia, la sorella di Silvia e lui è Sergio, il mio fidanzato.» «Vi prego rimanete ...
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