1. Due palmi sotto il sole


    Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI

    ... seduti», disse Mauro porgendo loro la mano. Quella bella signora lì è nonna Martina», aggiunse Patrizia. «Bela come l’cul de la padela», rispose l’anziana mostrando una dentiera perfetta. Al ma tuca sta anca a sedé insci, perché i pultrun, al ma fan mal ai oss. Al sun cunsciada propi bén giuinott.» «Nonna, non parlare in dialetto lombardo, altrimenti Mauro non ti capisce», si raccomandò la nipote. «La capisco, Patrizia, non preoccuparti.» Mauro si approssimò all’attempata signora, dall’aspetto così esile da fargli immaginare che sarebbe bastata una folata di brezza per soffiarla in cielo, e le porse la mano. «Io la trovo in forma signora Martina.» «Va là, che a l’è minga vera. La veciaia a l’è una brüta bèstia e ghè nient da fa.» Seguirono momenti durante i quali nessuno trovò argomenti per conversare. Poi raccontando del perché si fosse fermata la polizia, Riccardo ruppe il ghiaccio facendo ridere tutti e l’atmosfera divenne familiare. «Al ma par che te set un brav fiё, ma cos’è che le fai alla Silvia, che da una settimana l’è semper agitada?» Gli domandò nonna Martina. «Mangia quanto un uselin e, l’è anca turnà a ca’ con gli occhi rossi dal pianto. Stag atent che la Silvia, l’è una brava tusa nè? Se ti comporti male te ciapì a scuvà, te capì?» lo ammonì puntandogli l’indice ossuto. Mauro stava cercando d’organizzare una risposta, quando intervenne Patrizia. «Nonna non metterlo in imbarazzo. Saranno cose loro.» «Perchè, cusa l’è che lgò di’?». L’anziana mosse il capo e i ...
    ... suoi capelli ondeggiarono come una matassa di bambagia. Tiziana pensò bene di cambiare binario alla discussione invitando l’ospite a sedersi e chiedendogli se gradisse qualcosa da bere.» «Signora Tiziana non vorrei disturbare.» «Fa minga i cumpliment, né?» disse Riccardo mentre lisciava il dorso di quella creaturina che gli si era acciambellata sulle gambe. «Mauro ti piace il chinotto?» gli domandò Tiziana. «Sì grazie.» «Allora ti faccio compagnia», disse Riccardo. «Mamma portane anche a noi.» «Non so se ci sarà per tutti, Patry.» «Anca par mi», disse nonna Martina che, scrutando da sotto gli occhiali da vista, seguiva la conversazione reagendo con espressioni diverse del viso a tutto ciò che era detto nell’intreccio della conversazione. «Mamma, le bevande gasate ti fanno male.» «Uffa, a l’è semper la solita menada. Al mas fa tüc mal.» «Ti porto un po’ di tè alla pesca.» «Al ma pias minga tant, ul tè alla pesca.» «Mamma, lo bevo anch’io.» Tiziana accarezzò i capelli della suocera e raggiunse la cucina. «Sai, Mauro?» disse nonna Martina. «Il tè alla pesca, a la mè nuora, al ga pias minga quant’ul chinott ma lo prende lo stesso per non lasciarmi da sola a berlo. A l’è üna brava tusa e la Silva, ha l’è spicicada a la so ma’.» Un vassoio di biscotti cantucci e una bottiglia di vinsanto casereccio, rese cordiale l’atmosfera. Drillo si mise a gironzolare tra le gambe di tutti per rimediare qualche briciola di biscotto. Poi balzò in grembo a Mauro e si acciambellò. «Drillo scendi di ...
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