1. L'amico nero di mio figlio p.3


    Data: 19/03/2018, Categorie: Tradimenti Autore: maialazzo, Fonte: Annunci69

    Per tutta la settimana ero rimasta in uno stato di perenne eccitazione. Ogni sera cercavo di farmi scopare da mio marito, ma non sempre ci riuscivo, e quasi mai mi soddisfaceva. Avevo un prurito perenne che non capivo se provenisse da un angolo remoto della mia testa o dal profondo della mia vagina. Una sera stavo facendo un pompino a Giuseppe per farglielo venire duro, così da essere scopata per almeno cinque minuti, quando iniziò a commentare come fossi assatanata e quanto le mie doti orali fossero migliorate; mentre andavo su e giù con la bocca sul suo cazzo, senza che questo mi appagasse neanche lontanamente rispetto alla sensazione di pienezza che avevo provato col nonno di Jerome, disse anche: "Non vedo l'ora che arrivi il weekend, così potremo trombare in ogni momento che avremo libero dai ragazzi." "I ragazzi!" pensai subito: "Quindi viene ancora Jerome!" Per fortuna avevo la bocca impegnata, altrimenti l'avrei probabilmente detto ad alta voce! La cosa mi eccitò talmente che aumentai il ritmo in maniera forsennata e mio marito mi godette in bocca. Anche in questo caso però restai delusa: avevo visto come poteva esplodere un cazzo, e sapere di poter dare tanto piacere ad un uomo, mi faceva sentire inadeguata e sprecata per quelle poche gocce di sborra di cui fui ricompensata.
    
    Comunque il weekend finalmente arrivò. Jerome si presentò alla partenza con una maglietta verde attillatissima e degli ampi pantaloncini da pallacanestro. Si mostrò affabile ma abbastanza ...
    ... sostenuto, e passò il viaggio a parlare con mio figlio, mentre io pensavo al suo attrezzo e a come fosse sbagliato farlo. Arrivai addirittura a pensare di cercarmi qualche altro amante nero per poter provare le sensazioni che sognavo senza il tradimento di mio figlio (visto che già la mia coscienza doveva fare i conti con il tradimento di mio marito). Appena arrivammo, il venerdì pomeriggio, andammo tutti al mare, e Jerome si presentò di nuovo con quel costumino slip rosa che non nascondeva niente del suo pitone. Questo mi causò un'altra notte agitata e... bagnata.
    
    Il mattino seguente, verso mezzogiorno, andai in cabine per cambiarmi, visto che con Giuseppe volevamo andare a mangiare in un ristorantino sulla spiaggia e lasciare i ragazzi al baretto dello stabilimento. Giuseppe mi chiese di prendere la sua polo e il suo berretto. Entrai in cabina, con quel tipico sbalzo di luce che ti fa apparire tutto buio, mi girai per chiudere la porta quando qualcuno parlò alle mie spalle facendomi prendere un colpo. "Eccoci finalmente" era la voce di Jerome; mi girai ed era completamente nudo, con il suo gran cazzone in mano che era teso all'inverosimile. Incazzatissima urlai sottovoce: "Ma che cazzo stai facendo, sei scemo!" e lui rispose: "Lo vedi cosa sto facendo, vuoi aiutare?". Da quando ci davamo del tu? pensai, ma invece dissi: "Sei pazzo, potevano vederti dalla spiaggia, poteva entrare Riccardino al posto mio!". "Riccardino l'ha già visto molte volte, adesso tocca te!" e così ...
«123»