1. La Scema 5- Vertigini (Finali)


    Data: 19/03/2018, Categorie: pulp, Autore: senzaidentità

    ... lei, di non aver inseguito un ladro. Lo aveva visto bene gettarla dal ponte. Era testimone. Non mosse un fremito né pronunciò parola. I brividi che ci percorsero in una palpabile tensione appartenevano soltanto alla paura di morte, non alla freschezza dell'aria salina che s'alzava sfiorandoci tutti e tre. Anzi quattro... “Finirà che butta di sotto anche te e non ci avrai guadagnato nemmeno la soddisfazione di aver ragione. Dimmi ora se il pericolo è eccitante.” Pensai. Ma eravamo in quattro. Anche il nostro professore doveva averci inseguito, apparve dietro a Nicla che cercava nervosamente con gli occhi una soluzione ma incrociò niente più che illuminazioni di case lontane, scheletri di nave, relitti di persone. “Che è successo?” Le chiese Roberti alle spalle. “Niente.” La sua voce fuoriuscita dal diaframma come ne fosse stata succhiata fuori, echeggiò nel macabro silenzio notturno. *** “Un incidente. Le avevo strappato la sciarpa per rubare.” Disse l'uomo alle tre e mezzo del mattino al pubblico ministero di turno. “E allora perché non hai buttato via la sciarpa e basta? No non è così. Tu non dici la verità, per una collanina non sarebbe finita in una corsa del genere." "Di questo vado avanti, non ho mai fatto nulla di più grave che rubare." "Il parapetto del ponte è alto, nessuno può cadere per sbaglio. O si getta o viene buttata... Una persona da lassù." La storia raccontata da lui non reggeva affatto, era chiaro che lanciare Marta dal ponte era stato il suo obiettivo ...
    ... dall'inizio e Nicla aveva già accusato il suo grande amore. Infine ammise che in principio aveva pensato di spingerla dal campanile ma poi di averla attratta in spiaggia dato che la città di notte s'era rivelata troppo frequentata. Quando gli agenti apparvero con quell'altro non faceva che ripetere: “Non sono stato io.” “E allora sarà stato il tuo gemello cattivo.” Lo provocò l'agente che lo accompagnava. “Precisamente.” Il gemello recuperato chiamò in causa il quarto, perché lui, farneticò, in fondo a Marta si era affezionato ma il loro buon padre non ne aveva voluto sapere di quella scema che avrebbe potuto giusto un giorno tornare a reclamare anche solo di farsi mantenere il figlio se non proprio di essere risarcita per aver subito una violenza. Loro zingari lo erano ma pure troppo integrati e benestanti. Era improbabile che Marta avrebbe mai potuto farlo, certo venendo ancora a cercarli avrebbe destato sospetti e sua madre avrebbe scoperto chi denunciare, ad ogni modo il fatto che fosse arrivata a alla loro tana lo aveva convinto che certe mine vaganti è meglio disinnescarle dal principio ed aveva preteso che quella scema venisse fatta scomparire. E quel coso ammantato aveva accettato venti milioni di lire, troppo facili da guadagnare. È troppo semplice in apparenza dare uno spintone da un’altura ad una scema. “Facevi prima ad andare a puttane.” Furono le ultime brillanti parole dell'amore di Nicla al fratello. “Hai sempre detto tu che con le sceme si risparmia e magari ci si ...
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