1. Padrone XIV - La prima volta


    Data: 20/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Akai_

    Era raro che uscissero a quell’ora tarda, in più questa volta poteva portare il collare a vista, era un’occasione speciale. Quando la macchina si fermò non uscirono subito, Padrone prese la s**tolina quadrata che si era portato da casa e ne tirò fuori una lunga striscia di cuoio con un grosso moschettone ad un estremo. Era davvero quello che pensava lei?! Le si avvicinò al collo e con cura circondò il suo collare con il moschettone. Il freddo del metallo e l’intero oggetto già la stavano eccitando. Il semplice fatto di non potersi allontanare, di essere legata e obbligata a seguirlo le stavano facendo venire in mente tante fantasie.Uno strattone al guinzaglio la riportò nel mondo reale. Non sapeva dove fosse, Padrone semplicemente la stava invitando ad uscire dalla macchina. Uscì con tutta la classe che il suo abito suggeriva ed esaltava. Il suo vestito attillato di un rosso cupo aveva scollatura e spacchi generosi, senza essere eccessivi, sufficienti a sottolineare la sua femminilità.Camminava lenta e sensuale, un passo dietro Padrone, come conveniva a chi era a guinzaglio, guardava dritta davanti a sé, aspettando un nuovo ordine, non le importava sapere se ci fosse stato qualcun altro a vederla sfilare in quel modo.Entrarono in una porta in un vicolo, li accolse un uomo di mezza età in giacca e cravatta.“Signore, mi scuso per averla disturbata…. la ringrazio di essere venuto…”Sembravano conoscersi, ma l’uomo sembrava in soggezione per una qualche colpa. Nel frattempo ...
    ... continuarono a camminare“Lui è ancora qui?”“Sì… e come al solito…”Si fermarono di fronte ad una porta, Padrone prese le chiavi ed aprì. Mentre le tolse il guinzaglio le disse“Vai al tuo posto e spogliati.”Un po’ confusa per l’ordine, fece un passo nella stanza e sentì la porta chiudersi alle sue spalle. Sembrava un camerino… era un camerino… Un divanetto, delle poltrone, uno specchio per truccarsi, un armadio, un grande cuscino a terra. Ecco il suo posto. Tolse le scarpe e le allineò con precisione vicino il cuscino, mentre abbassava la zip del vestito si guardava intorno incuriosita. Che posto strano, era proprio come si immaginava fosse un camerino di uno studio televisivo ma senza i rumori che provenivano dal palco. Nel frattempo era rimasta in lingerie, dello stesso colore del vestito, ma non sembrava essere impensierita di spogliarsi in un posto sconosciuto, del resto era un ordine. Ripose con cura il vestito e poi tolse anche l’intimo. Il collare no, quello non lo avrebbe mai tolto, si inginocchiò guardando verso la porta ed aspettando di vedere entrare Padrone. Non dovette attendere molto, per un attimo scorse anche gli occhi di quell’uomo che si spalancarono nel vederla nuda in quel modo, lo prese come un complimento ed il suo animo si allietò ancora di più.Padrone andò dritto all’armadio e ne tirò fuori due completi in pelle appesi a grucce, cercando di figurarseli indossati, ne scelse uno e le si avvicinò.“In piedi.”Eseguì prontamente, le piaceva quando la vestiva. Iniziò ...
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