1. Provini (1)


    Data: 20/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... fresca entrarmi nello sfintere e inarco maggiormente la schiena per l’eccitazione.
    
    Comprendendo la mia crescente voglia, mi sottrae la verga dalla bocca, si alza e mi gira intorno. Mi sputa nel solco e spalma la saliva. Quindi, punta la mazza alla mia rosellina e si fa lentamente largo nel mio budello. “Come cede!”, si stupisce l’energumeno. “Speriamo che anche quelle altre troiette siano così disponibili!”, aggiunge, riferendosi probabilmente a chi dovrà sostenere il provino.
    
    Provino per cosa, poi? Questo ho dimenticato di chiederlo a Knut!
    
    “Scusate il rit…!”, tuona d’un tratto la voce del tedesco alle nostre spalle. “MMMM, a quanto vedo sono arrivato al momento giusto!”. Il cazzone di Rico continua la sua corsa in me, mentre capisco che Knut si sta spogliando per unirsi a noi. Lo vedo che, ormai nudo, si siede sul divano e mi si mette davanti aprendo le cosce. Man mano che le sue chiappe si schiudono, il suo buco si dilata fino ad aprirsi completamente. L’anellino è incicciottito e già umido: sembra un frutto di mare che non aspetta altro che essere mangiato.
    
    Allungo il collo e affondo la faccia nel solco, iniziando a grufolare come un porco. Una mano – non so se di Knut o di Rico – mi spinge più a fondo e mi trattiene contro quella fonte inebriante. Il tedesco comincia a gemere e a contorcersi: del liquido vischioso defluisce dal suo sfintere.
    
    Merda! Si sta già bagnando! L’aroma di questo nettare mi manda in estasi: il mio buco si allarga d’improvviso e ...
    ... Rico mi precipita in corpo. Il suo ventre si fa pesante contro le mie chiappe e si struscia loro contro. La sua cappella mi massaggia la prostata, per poi staccarsene mentre l’asta torna indietro quasi completamente. Quindi, affonda di nuovo in me e, quando è a fine corsa, un colpo improvviso mi percuote le viscere, provocandomi un potente brivido. Inserisco la lingua nello sfintere di Knut e con le labbra succhio la parte superiore della sua rosellina. Questa mossa sortisce sempre un certo effetto: il suo ventre si solleva e lui si agita.
    
    “MMMMMMMM!!!”, muggisce. “Così mi fai morire!”, sussurra. Uno spasmo in fondo allo stomaco mi distrae: tra le cosce cominciano a scorrermi degli umori e la verga di Rico riesce ora a viaggiarmi dentro più facilmente. Accovacciato alle mie terga, mi scopa con sempre maggiore impeto, mentre si gode lo spettacolo del corpo del tedesco teso come una corda di violino.
    
    D’un tratto, il mio intestino si svuota, ma il mio anellino rimane vergognosamente aperto. Una mano mi spinge verso il basso finché la mia guancia destra è premuta contro il pavimento. Un attimo dopo sento un rantolo spaventoso provenire dalla gola di Knut.
    
    “Sììììììììììì!!! Riempimi tutto col tuo cazzone!!!”, urla, rivolto a Rico, che deve avermi scavalcato ed essere entrato in un sol colpo nel culo del mio amico. Il corpo del negrone mi rimane sopra e le sue gambe mi imprigionano: non posso muovermi, ma sento il divano cigolare per la violenza con la quale Knut viene ...