Storia di un giudizio affrettato
Data: 20/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: khora
Generalmente il mio sesto senso non sbaglia mai. Quando ricevo un messaggio la prima cosa che faccio è quella di valutare le parole usate come approccio.Spesso rimbalzo il "pretendente" senza neppure aprire. Un pochino per la troppa affluenza di messaggi, e poi per la mancanza di originalità dello scrittore. Un attimo di colore per saltare fuori dall'ordinario...E che cavolo! Passo successivo, sbircio il profilo del mittente. Annuncio, foto, amicizie ed eventuali feed. E se il personaggio mi intriga, allora... parliamone. Dunque questo e quanto e qui inizia questa storia.
Richiesta di amicizia. Sto cazzeggiando e vado a vedere. Uhm. Annuncio, foto, amicizie e feed. Potrebbe essere interessante.
Accetto. Male che vada cestino poi. La maggior parte ti aggiungono e poi rimangono li a far numero. Tempo pochi minuti arriva il messaggio "Grazie per aver accettato la mia richiesta di amicizia...." Ti prego, penso fra me, non mi cadere nel banale perchè chiudo subito. Ma la conversazione va avanti e ci si scambia i numeri di telefono. Voce gradevole e tipo, sembra, simpatico. "Ti va di vederci?" Diretto e deciso. Non mi dispiace. "Certo, perchè no?" E ci si accorda per i particolari. C'è qualcosa però che ancora non mi convince e non so cosa possa essere. Non mi stai coinvolgendo più di tanto, penso, probabilmente, anzi, sicuramente te ne torni a casa pure tu, come il 95% dei maschietti che ho incontrato.
Sono molto selettiva, in fondo non è che vai a fare una pesca di ...
... beneficenza. E la mia particolarità è quella di incrociare le braccia a difesa se la persona non mi ispira ed è destinata a rimanere un incontro a vuoto. Più passa il tempo e più mi autoconvinco che il mio nuovo "amico" è da rimandare indietro e passare al concorrente successivo. Dunque tra un messaggio e una telefonata arriva il momento cruciale del contatto visivo. Normalmente al primo incontro cerco di essere me stessa senza troppo apparire, non uso un abbigliamento ke mi faccia sembrare una cacciatrice assatanata, anche perchè non la sono, e perchè potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio e rivoltarmisi contro.Non ho il fisico da fotomodella, quindi niente vestiti mini strizzati e scarpe ad altezze vertiginose. Se devo prenderti ti prendo per il mio modo di fare e di essere, anche se sotto i vestiti qualcosa di apprezzabile c'è ancora.
Quindi mi avvio verso il luogo stabilito con tutta tranquillità e più che mai decisa a rimbalzare. Questo al punto di prendere il telefono e comporre lo storico numero. "Mary, che fai? Ci si fa un giro al centro commerciale tra una mezzora? Si, no, sto andando a vedere uno ma non credo di fare troppo tardi. Dai che andiamo a segare le palle ad Alessandro. Un paio di ore di cazzo duro e mal di pancia e poi ce ne andiamo a casa." Si perchè se l'abbigliamento che uso non è provocante, a fatti e parole me la cavo bene. Ed Alessandro è la mia vittima del momento. "Vabbè tra massimo un'ora sono da te. Ciao gnocca!" Eh.... tra massimo un'ora.... ...