Prestanza occulta
Data: 21/03/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... smorza candela, con la schiena rivolta verso la faccia di Biagio, lui le posizionò le mani sui fianchi sollevandola e abbassandola gradualmente, su quel cazzo eretto che si conficcava dentro quella nera e pelosissima madida fenditura. Beatrice enormemente sobillata e trasportata, intraprese a scopare come una valente ed esperta cavallerizza affannandosi e dibattendosi come non mai, strillando la sua individuale e trascinante goduria dei sensi. Osservarla era un vero incanto, adesso i suoi fluidi fuoriuscivano abbondanti, facendo rifulgere quel cazzo che entrava e che usciva da quella lanutissima e grondante fica. Lui in seguito la fece rialzare, intanto che il suo cazzo si ergeva come un pinnacolo al vento, Beatrice fomentata più che mai accostò il viso al suo cazzo e annusandolo iniziò a leccarglielo con un’inattesa voracità. Con la punta della lingua lo lambì dalla base, con le mani gli premette i testicoli, dopo si concentrò totalmente terminando la sua azione su quel largo glande avvolgendolo del tutto.Adesso se lo assaporava per istanti interminabili, emettendo nel contempo dei limitati borbottii d’assaggio. Al momento, l’infossamento delle sue gote, divenute nel mentre purpuree per il piacere assieme al gorgo continuo che s’udiva, comprovava e svelava il totale piacere e il netto diletto che sperimentava nel compiere quel lascivo e vizioso atto. Pochi secondi prima di sborrare, Biagio accortamente la spostò con fermezza per la chioma cercando rimandare il suo orgasmo, ...
... eppure il tiepido e denso fiotto della sborrata la centrò in modo inatteso sul naso, dopo sulla guancia e infine sul palato, nel momento in cui Beatrice dilatava avidamente la bocca assaggiandone l’asprigno retrogusto. Al momento Beatrice era interamente alterata, camuffata e imbellettata in viso da tutto quel candido sperma, al presente si sentiva sgualdrina, felice, radiosa e spensierata, si sentiva totalmente affrancata e femmina. Adesso era indispensabile avviarsi, Biagio doveva procedere, Beatrice si era infine placata, era soddisfatta e manifestamente acquietata, oltre a ciò era indubbiamente piena d’energia, per il semplice fatto che la sua grigia, inespressiva e spenta esistenza nuziale poteva continuare.Emanuele in quel momento dallo sportellino dell’aeromobile guardava la metropoli illuminata che là di sotto mostrava la sua dinamica, incessante e spedita attività, perché adesso non vedeva l’ora di gettare le braccia al collo di Beatrice. Il braccialetto che lui aveva acquistato era proprio un incanto, in quanto lo aveva pagato un capitale, malgrado ciò la sua consorte non se lo meritava per nulla. Appena atterrato si diresse verso il nastro trasportatore per ritirare il bagaglio, in un secondo tempo utilizzò un tassì facendosi accompagnare velocemente verso casa.Appena arrivò pigiò sul campanello e salì di corsa su per le scale, Beatrice lo attendeva sulla soglia con indosso una vestaglia da camera. Emanuele accedette, depositò la valigia in un cantuccio e scaraventò ...