In mare
Data: 21/03/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: dublinfapper
... malizioso gli si allargò sul volto mentre incassavo queste due constatazioni.
In risposta diedi una piccola stretta al suo pacco, tanto da provocargli un lieve dolore che lo fece leggermente contorcere. L’espressione però mischiava fastidio e piacere e la cosa mi eccitò di più.
“okey, tanto non c’è nessuno e comunque non vedrebbero quello che facciamo sott’acqua”, risposi io.
Si avvicinò di più. Una sua mano si poggiò su una mia natica, mentre l’altra cominciò a segarmi l’uccello. La bocca corse verso un capezzolo e cominciò a succhiarlo. Chiusi gli occhi, assaporando le molteplici sensazioni: la sua mano, le sue labbra sulla mia pelle, il suo braccio attorno alla vita mentre l’altra mano esplorava il mio sedere…
Scelsi di contrattaccare, infilando la mano nei suo slip, facendo uscire tutto il suo arsenale da uno dei buchi delle gambe. Il suo pene si gonfiò nella mia mano, che intanto esplorava le regioni nascoste, che tante volte avevo visto protette dalla stoffa, senza mai pensare che le avrei mai conosciute in una situazione simile.
Non sentivo peli e i suoi testicoli sembravano due uova: lisce, ovali, grosse.
L’altra mia mano andò al suo capezzolo sinistro e cominciai a titillarlo, sentendolo inturgidirsi. Lo sentii mugolare di piacere contro il mio petto e darmi un piccolo morso sul pettorale. Si staccò e alzò la testa. Gli strinsi la vita tra le braccia e mi piegai in avanti. Posai le labbra sulle sue, facendo combaciare non solo esse ma anche in ...
... nostri corpi. I nostri cazzi si strusciarono, mentre le sue mani ma impastavano le chiappe.
Mentre le nostre lingue lottavano nelle nostre bocche, avvolgendosi e staccandosi, lo sollevai. La cosa mi richiese un bello sforzo ma ce la feci. Le sue gambe si serrarono ai miei fianchi e le sue braccia al mio collo. Tenni la posizione una decina di secondi, assaporando il suo cazzo contro il mio addome, appoggiando le sue chiappe sulla punta del mio pene che faceva capolino dall’acqua, e poi mi sbilanciai all’indietro, sprofondando tra le onde.
Riemergemmò entrambi sputacchiando acqua e ridendo. Luca non perse tempo e mentre mi toglievo l’acqua dagli occhi si immerse. Prima di capire dove fosse finito, sentii qualcosa di caldo che mi avvolgeva l’uccello. Mugolai per il piacere nel silenzio del mare, mentre sentivo la sua bocca fare avanti e indietro sulla mia asta. Sentivo la sua lingua seguire il contorno del glande. La vista era un po’ offuscata dall’acqua ma questo amplificava la sensazione tattile.
Mentre raggiungevo l’apice del godimento si staccò e tornò in superficie. Non gli feci prendere nemmeno una boccata d’aria che gli infilai la lingua in bocca, fornendogli l’ossigeno di cui aveva bisogno e gustandomi il sapore del mio cazzo sulle sue labbra.
Lo feci un attimo indietreggiare verso la riva, finchè il suo pene non si trovava quasi a pelo dell’acqua. Mi inginocchiai. La bocca era sott’acqua ma il naso fuori, permettendomi così di respirare. Feci delle bolle sulla ...