1. Ricordi di una estate torrida


    Data: 23/03/2018, Categorie: Incesti Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    Sara: ricordi? Al termine dell'anno scolastico raggiungemmo i tuoi genitori alla villa al mare in Calabria. I primi giorni furono di una noia tremenda, tanto da rimpiangere il collegio, Ellen, la nostra amica e i suoi insegnamenti e il cazzo del professore di matematica. Poi suscitai l'interesse di tuo padre, che bell'uomo era! Un vero meridionale, alto e magro con una chioma di capelli nerissimi, occhi da diavolo. Non perdeva occasione per toccarmi quando ci incontravamo nei corridoi o sulle scale. Il suo interesse mi faceva molto piacere, mi eccitava. Essere desiderata da un uomo così affascinante mi gratificava e di conseguenza non protestavo per le sue toccatine. Quando ci incontravamo mi spingeva contro la parete, mi palpava il seno e mi passava la mano fra le gambe, io ridacchiavo accettando in pieno le sue iniziative, ma per il momento oltre non andava... Claudine: Mi ero accorta di quanto stava succedendo, ero gelosa di te e anche di mio padre, avrei voluto essere io a essere palpata, ma lui continuava a trattarmi come una bambina e te come una donna... Sara: Poi una sera, era la festa patronale del paese, finalmente ci fu una svolta decisiva, era notte inoltrata e stavamo sul terrazzo a vedere i fuochi artificiali, noi ragazze appoggiate al davanzale e lui dietro di noi, stavo chinata in avanti quando sentii una mano alzarmi la gonna, palparmi le natiche e dopo un attimo inserirsi fra le mie cosce. Allargai subito le gambe per facilitargli il compito, mi passava la ...
    ... mano sopra le mutandine in corrispondenza della mia fica, in breve ero talmente bagnata che lui se ne accorse, ebbi anche un breve orgasmo. Raggiunse la mia fica scostando le mutandine e prese nuovamente a toccarmi. Avevo talmente voglia che non riuscii a trattenere un gemito... Claudine: Infatti, mi girai e vidi il tuo viso stralunato, la bocca aperta e gli occhi chiusi, poi guardai dietro di te e vidi che ti stava toccando, mi eccitai anch'io... speravo che avrebbe fatto anche a me le stesse cose... Sara: Spinsi il sedere indietro e allargai ancora un poco le cosce, ora passava le sue dita su tutta la fica, mi stuzzicava il clitoride fino a farmi saltare, poi mi penetrò con un grosso dito lavorandomi a lungo, godevo e mi sforzavo di non emettere suoni rivelatori, si accorse del mio orgasmo dai tremiti che mi percorrevano il bacino, smise di toccarmi... mi prese la mano e se la porto' sulla patta dei pantaloni, sentivo il rigonfio del suo cazzo, presi ad accarezzarlo da sopra il tessuto, sentivo la grossa asta che spingeva contro i pantaloni, lui si aprì la patta e a fatica tiro' fuori la sua verga. La presi subito in mano, era bollente e dura, gli accarezzai la grossa cappella, liscia come la seta, quanta voglia avevo di girarmi, inginocchiarmi davanti a lui e adorarlo prendendolo in bocca! Ma a qualche metro di distanza stava tua madre con altre persone e mi trattenni a forza. Ero tanto bagnata che avevo le mutandine intrise del mio umore, mentre con una mano lo menavo... ...
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