Ricordi di una estate torrida
Data: 23/03/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti
... più del cazzetto del professore di matematica, la cappella era ben formata, un cuneo...! Sembrava fatta apposta per deflorare, uhm... un vero bastone di carne. La mia testa posata sul suo ventre si accorse del suo respiro affannoso, era sveglio, forse lo era sempre stato. Presi allora a lavorarlo con più determinazione, lo bagnavo della mia saliva per poterlo prendere fino in fondo in bocca, poi lo leccavo sul glande e in corrispondenza del suo piccolo orifizio che spurgava qualche goccia di liquido precoitale. Avevo un voglia immensa di montargli sopra e cavalcarlo ma temevo un suo gesto di rifiuto. Quando sentii la sua mano posarsi sulla mia testa per spingerla verso il suo cazzo lasciai perdere ogni remora... Sara: che puttana sei...! Dai continua... guardami... mi sto toccando... dimmi di lui... di tuo padre... dimmi, ricordami come era il suo cazzo... Claudine: Una vera mazza...! Due coglioni grossi come quelli di un toro, lungo mezzo braccio e grosso come il mio polso, uhmm.. dai fammela vedere... apri bene le gambe, quanto sei puttana anche tu, l'hai scopato anche tu dopo... allora... eravamo a me... che gli facevo... uhm... che ne dici se continuo dopo...? Ho voglia di baciartela... Claudine: Che ora abbiamo fatto...? Cosa? E' già passato così tanto tempo? Lo sai che è quasi sera? Dobbiamo prepararci... Sara: Dai finisci di raccontare... di te e di lui... Claudine: Un attimo e diventò un vero animale, ...
... beh... quando mi penetrò per la prima volta... fece una fatica... e un male! Sembrava che fossi ritornata vergine da tanto l'aveva grosso, poi... per fortuna la mia fica si adattò subito e poté continuare senza problemi, guarda... non ricordo quante volte mi porto' in paradiso con quel cazzo splendido che aveva.... e come sapeva usarlo! Mai più trovato nulla del genere, mi venne dentro... ti ripeto... mi scopava da animale, mentre stavo a culo in su... testa sul letto e lui dietro di me, uhm... ricordo i coglioni che mi sbattevano contro il ventre, sai che gli ritornò duro per tre volte? Che uomo era! Desideravo che me lo mettesse nel culo... veramente sai? Ma per fortuna desistette dopo un tentativo, mi avrebbe rovinato... ricordi la mattina quando tornai nel letto da te? Sara: Come no! Eri stravolta... sapevi di fica e di sborra... ma non eri ancora sazia... e nel culo lo prendemmo... tutte e due qualche giorno più tardi... dio! che gran cazzo aveva! E quanto durava! Ne aveva per tutte e due! Ricordi? Ci sfiniva... Claudine: Che estate fu! Io... te e lui... Sara: Uhm... e il marinaio tunisino del gozzo di tuo padre, lo ricordi? Claudine: E come potrei dimenticarlo? Che cazzo aveva! Enorme... infaticabile... dai vestiamoci... Nota: ...diamo modo alle pulsioni di liberarsi dai vincoli etici, spesso scriverne, parlarne, leggerne... è un modo per sopirle e tenerle sotto controllo. T. Tibet (da sempretibet blog)