1. Il corso di chitarra


    Data: 23/03/2018, Categorie: Etero Autore: trevor89

    l corso di chitarra. Avevo da poco finito la scuola, mi ero diplomato; una felicità indescrivibile, mi sentivo il grado di fare qualunque cosa, ormai ero apparentemente libero sin quando non mi sarei iscritto all'università; avevo smesso di nuotare a livello agonistico da qualche mese e con lo smisurato aumento del tempo a disposizione avevo deciso di imparare a suonare la chitarra, cosa che non avevo mai neppure pensato di fare per scarsa volontà e, appunto scarsa quantità di tempo. Era però ovvio che per cominciare avei avuto bisogno di qualche lezione, anche perché si può dire che non sapessi neppure come si tenesse in mano, comunque sia durante il mese di luglio è difficile trovare qualcuno disposto ad impartire lezioni anche perchè chiunque vorrebbe godersi le proprie vacanze, meritate o meno, e quindi stavo per perdere le poche speranze che avevo. Un bel giorno però, tornando a casa dei miei nonni, dove trascorrevo due settimane di relax trovai Valeria; una donna bellissima, madre di una figlia e ancora giovanissima; aveva 28 anni, capelli rossi, occhi nocciola e un fisico da favola, nonostante la gravidanza appena conclusa; quel giorno chiacchierava con mia madre che per caso le disse della mia volontà di suonare. Ne io ne mamma sapevamo che quell'angelo sapesse suonare la chitarra, infatti appena sentì questa possibilità, mi offrì l'occasione di andare con lei a casa sua dove faceva spesso le prove con il coro della parrocchia e li mi avrebbe dato qualche dritta; ...
    ... la guardai dritto negli occhi e il suo sorriso seducente mi fece drizzare il cazzo all'istante, mi venne in mente subito il suo viso in mezzo alle mie gambe con gli occhi che mi fissavano mentre andavano su e giù durante uno spettacolare pompino. Ad ogni modo cercando di controllarmi accettai volentieri l'offerta, sarebbe stato un modo per conoscerla meglio e magari in qualche caso, farci una bella scopata, perché ero sicuro che fosse una gran maiala; ancora con l'uccello duro la salutai e mi congedai da mia madre, scappai al piano superiore e mi distesi sul letto; il cazzo non si abbassava, era rimasta solo una possibilità una bella sega per calmare il bollenti spiriti, cominciai ad accarezzarmi l'area pubica ed il pene, poco alla volta la carezza diventava un massaggio e solo quando fui davvero arrapato infilai la mano nelle mutande trovandole giù leggermente umide. Valeria mi faceva davvero uno strano effetto, cominciavo ad avere paura di non saper controllare le mie azioni, temevo che le sarei saltato addosso violentandola; presi in mano il cazzo duro e cominciai una lenta sega, non mi ci volle molto a venire, mi sentivo eccitatissimo, rischiai di sborrarmi sui pantaloni se non mi fossi spostato al volo in bagno rischiando di incrociare mia sorella nel corridoio. Ad ogni modo ebbi un orgasmo favoloso pensavo di continuo a Valeria e al momento e al modo in cui me la sarei scopata, perché ormai avevo deciso, con le buone o le cattive sarei entrato dentro di lei; passarono ...
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