Il corso di chitarra
Data: 23/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: trevor89
... alcuni giorni senza intoppi sin quando non dovetti andare a lezione, entrai in casa e la trovai in tuta e scarpe da ginnastica, con i capelli raccolti sul capo e giusto una punta di trucco. Mi sedetti immediatamente, mi sentivo già le mutande più strette del solito e speravo che quell'angelo non se ne accorgesse, �prima di cominciare� disse �Posso offrirti qualcosa da bere?� io di getto rifiutai pensando che se avessi tenuto la chitarra in grembo il mio pene eretto non si sarebbe visto perché coperto; mi guardò sorridendo e aggiunse: �Mi piace chi non perde tempo in chiacchiere!� andò nella stanza accanto e da li mi chiamò invitandomi a raggiungerla, mi alzai e tenendo una mano davanti ai pantaloni cercai di coprire il mio amichetto. Mi accomodai sul letto e mi porse una delle sue chitarre, mi spiegò che aveva il manico in mogano e la cassa di risonanza in acero, o forse era il contrario, ero così concentrato a non farmi scoprire ad osservargli le tette che neppure me lo ricordo; aveva un seno spettacolare, una seconda non di più, ma la cosa che mi piaceva da matti era la sua forma perfetta, visibile anche sotto la felpa della tuta aperta a metà sulla maglietta gialla che indossava di sotto. �A questo punto� disse �Cominciamo con qualche accordo di base� prese in grembo la sua chitarra, del tutto simile alla mia, e cominciò a indicarmi la posizione delle mani, in quei momenti io pensavo a tutt'altre posizioni, comunque mi ritrovai quasi stregato nell'osservare le sua manine ...
... da fata, aveva le unghie lunghe e ben curate con un french particolare e dei fiorellini; cominciai a pensare a come potesse farmi una sega con quelle mani, il cazzo era sempre più duro, mi sembrava di stare per venire nelle mutande; lei notò il mio nervosismo e per calmarmi mi accarezzò il viso con affetto materno, la sua carezza ed il suo profumo così vicini non fecero altro che eccitarmi sempre più, riuscii però a mantenere la calma in quel frangente ma non sapevo ancora per quanto avrei retto. Alla lezione seguente ricevetti una splendida sorpresa, Valeria aveva due nuove allieve, Angela ed Arianna, la bionda e la mora; solo da poco avevo cominciato a guardarle con gli occhi da uomo perchè le avevo sempre ritenute un po' troppo bimbe per me, solo che da quel giorno dovetti ricredermi. Le trovai entrambe sedute sul divano con le gambe accavallate Angela, era la bionda, capelli lisci a caschetto, fisico snello ed atletico e occhi azzurri; il suo punto forte era il lato b, aveva un culetto a mandolino che voleva solo essere sfondato e due tette ben proporzionate al fisico ma non erano piccole, anzi solo dopo scoprii che era una bella terza; poi c'era Arianna, la più troia fra le due, aveva capelli mori ricci e lunghi sino all'altezza delle spalle, occhi marroni e profondi, non era molto alta, mi arrivava si e no alla spalla, aveva un fisico un po' più rotondetto rispetto a Angela ma era il giusto nel senso che non era grassa anzi le tette ed il culo ringraziavano quel po' di ...