1. Calibro 20cm - il principe del foro.


    Data: 23/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: ClubGodo87_II

    ... marcavano lo sguardo.
    
    Con un sorriso rassicurante mi diede la mano per presentarci. Da lì si ripartì.
    
    Mi accompagnò per le scale sotto un evidente imbarazzo, ma chiusa la porta alle nostre spalle, si sciolse nelle battute che l'avevano contraddistinto fin lì.
    
    Ci sedemmo accanto al tavolo da pranzo. Un pò disordinato, con una tovaglia di plastica dalla fantasia indimenticabile.
    
    Lui, ancora intento a finire la cena. Io, sazio dei suoi occhi magnetici.
    
    Continuammo a parlare fin quando non gli chiesi un bicchiere d'acqua.
    
    Avevo davvero tanta sete. Bisogno di liquidi.
    
    L'atmosfera ed i primi caldi estivi avevano aiutato ad azzerare la salivazione.
    
    Mi indicò una bottiglia d'acqua sulla cucina, quando decisi di bruciare le tappe.
    
    Nel tornare verso la sedia, poggiai la mano destra sulla sua spalla..per poi scendere verso le scapole ed il petto. Tutto così, senza preavviso.
    
    Un silenzio monumentale abbracciava quegli attimi, dove Giovanni mi diede carta bianca.
    
    Con le dita mi diressi verso uno dei suoi capezzoli, per saggiarne la consistenza. Dopo una decina di secondi divenne estremamente turgido, momento nel quale mi voltai e lo guardai in faccia.
    
    Con il suo solito sorriso malizioso, mi fece capire di voler vedere fin dove sarei arrivato.
    
    Iniziai a baciargli il collo, fino alla barbetta sotto al mento.
    
    Poggiai dolcemente le labbra appena inumidite dall'acqua, strofinandole come una spugna di velluto sulla carrozzeria.
    
    La lingua fece da ...
    ... collante, in un succhiotto intenso ma contenuto.
    
    Giovanni si alzò, poggiando il sedere sul tavolo. Per vedermi frontalmente.
    
    Mi avvicinai a lui, abbracciandolo per i fianchi. I nostri occhi non si lasciavano mai.
    
    Continuammo a baciarci, stuzzicarci con la lingua..fino a quando volli stuzzicarlo altrove.
    
    Poggiai la mano sulla sua patta di jeans. Sentivo un forte calore provenire da quella zona.
    
    Confermando le impressioni dell'autobus, apri dolcemente il bottone, facendo scivolare la zip verso il basso.
    
    La sua banana, semieretta, mi aspettava già di traverso. Come piace a me.
    
    Passai la lingua sulle labbra, per lubrificarle. Consapevole dell'imminente utilizzo.
    
    Tornai a fissarlo mentre glielo presi in mano, con decisione.
    
    Muovendo le sopracciglia mi continuò a mettere alla prova, fino a che non mi inginocchiai.
    
    La sua asta attendeva di conoscermi, ancora coperta dal prepuzio.
    
    Leccai la punta bollente, per prendere un primo contatto con il suo attrezzo. Che baciai.
    
    Con la mano spinsi in dentro la pelle. Lo scappellai, dando aria al suo grande.
    
    Gonfio, tronfio, fiero nella sua dura consistenza.
    
    Era lucido, palpitante, invitante.
    
    In pochi attimi lo presi in bocca senza scrupoli. Facendogli emettere un profondo sospiro.
    
    Nel frattempo, un automobile passò dalla via laterali alla casa di Giovanni. Una canzone dance latina, volume sostenuto. Il suo uccello dentro il mio palato. Ritmo risoluto.
    
    Iniziai a pomparlo con gesti fermi, per fargli ...