1. Lontana dallo stress della monotonia quotidiana


    Data: 24/03/2018, Categorie: Etero Autore: SexCulture

    ... un corridoio molto umido dove mi parve di distinguere delle docce rintanate nella roccia, e finalmente raggiunsi una sala.
    
    Finalmente incrociai delle persone: queste, completamente nude, gironzolavano con i piedi nell’acqua lungo questa grande sala respirando lautamente un’aria che profumava di erbe aromatiche, il che rendeva il clima molto disteso e naturale.
    
    Lateralmente notai numerose porte a vetri, oscurate e offuscate, probabilmente erano le saune, mentre in sottofondo distinsi il fruscio dell’acqua corrente. completamente ignorato dagli altri ospiti mantenni l’asciugamano alla vita e cercai di seguire quel suono, tuttavia finì per ritrovarmi di fronte all’ennesima porta, la superai e decisi di aspettare.
    
    Venni investito da una coltre di vapore, così mi sedetti in attesa, gli occhi si abituarono abbastanza in fretta al vapore e scoprì di non essere solo, lentamente distinsi due sagome, due donne, completamente nude, decisamente attraenti, accovacciate lungo la banchina di legno.
    
    Helena probabilmente mi stava cercando, ma non potevo uscire subito, oltretutto quei corpi erano splendidi, potevano avere una quarantina d’anni, ma il loro fisico era perfetto, parevano gemelle, tanto si somigliavano. Pur mantenendo il massimo del contegno, le mie occhiate si fecero piuttosto frequenti, ma ciò non sembrava importare, tanto che una, dopo essersi più volte spostata si alzò e si stiracchiò con disinvoltura, mostrando tutto ciò che vi era di ancora celato del suo ...
    ... corpo, poi si voltò cingendosi all’amica distesa, parlandole in privato. Le sue cosce chinate vennero illuminate dall’unico raggio luminoso che riusciva a penetrare la coltre nebbiosa, poi tornò in piedi e avanzò verso la bacinella d’acqua. Mi fu impossibile non incrociarne lo sguardo, anche perché se avessi dovuto scostarlo mi si sarebbe certamente posto sul suo corpo, la fissai intensamente, poi un colpo di scena.
    
    La ragazza cambiò improvvisamente direzione, portandosi di fronte a me.
    
    “Posso alzare la temperatura?” Mi chiese con tono deciso. Senza esitare risposi di si.
    
    Mi diede nuovamente le spalle, riempì accuratamente il cucchiaio di acqua e la fece evaporare più volte.
    
    “Grazie, sembri infreddolito” sorrise riferendosi al fatto che portavo ancora l’asciugamano.
    
    Non feci in tempo a pensare ad una risposta che del movimento all’esterno attirò la mia attenzione: due voci maschili attraversarono l’atrio, sembravano affrettate. Forse era giunto il momento di lasciare quel piccolo harem e andare alla ricerca di Helena, riportai gli occhi nella nebbia, alla ricerca della posizione delle due donne, la prima, pur sul fianco, giaceva ancora li, mentre l’altra si era assestata alla mia altezza, di fronte a me, con il capo rivolto verso l’alto e il corpo ambiguamente coricato. Beneficiai di quella visione così lussuriosa, mi alzai e abbandonai la sauna.
    
    Procedetti spedito fino alla piscina, una nebbiolina la sormontava, doveva essere gelata, attesi qualche secondo per ...
«1234...7»