Regalo di compleanno
Data: 24/03/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: Mirosa, Fonte: Annunci69
... suo bel viso sorridente e promettente e ora, in quella sala d’attesa, avevo in bocca la sua lingua che mi faceva impazzire, raccoglievamo gli umori viscidi dalle nostre fiche gocciolanti, leccandoci poi reciprocamente le dita in un esacerbato godimento.
La dottoressa venne da noi, aspirò profondamente col naso, ci sorrise in modo promettente e allora le chiesi se Paola poteva assistere alla mia visita. «Potrà addirittura parteciparvi, anzi ne farò una gratuita a lei e tu – si rivolse a me – sarai l’assistente.» «Saremo tutte dottoresse, assistenti e pazienti.» Disse Paola e rifece il gesto del bus, con la lingua che questa volta, arrivò a metà del setto nasale. «Cazzo mi ha fatto godere! Dove hai scovato questa maiala?» Esclamò Enza, infervorata.
Sto stesa supina sul lettino, le gambe sulle staffe, la dottoressa, sessantenne giunonica e mascolina, seduta di fronte a me, mi lecca l’ano, Paola, che mi si è messa sopra a sessantanove, gioca col mio clitoride, mentre io m’inebrio dei suoi penetranti afrori di rossa naturale, passeggiandole dall’apice della fica al foro anale. Godo e inarco la schiena, Enza mi penetra il culo con la lingua rigida, Paola mi assorbe il grilletto dentro la bocca, dandomi l’impressione di volerlo estirpare, invece inizia a circumnavigarlo velocemente con la lingua dotata di vita propria. Gli orgasmi miei e di Paola durano un’eternità, alla fine rimango disarticolata come una bambola di cencio: il mio organismo, non abituato a questi incalzanti ...
... ritmi erotici, ha bisogno di resettarsi e si pone in stand by.
Enza si è spogliata:«Bimbe, quando pensate di far godere anche me?» «Hai appena firmato la tua condanna a morte.» Le dice seria la mia nuova amante, e i pori del corpo della ginecologa s’increspano, geme e inizia a masturbarsi, Paola s’inginocchia fra le sue gambe, con la lingua estromette la mano dalla nicchia gocciolante e mentre la lecca col suo organo sopranaturale, allunga il braccio, le prende un capezzolo fra il pollice e l’indice, e nell’attimo stesso che gode, glielo strizza crudelmente, il viso di Enza esprime piacere e sofferenza, resiste fino allo stremo della sopportazione, poi le chiede dimessamente di smettere, Paola continua imperterrita a tormentarla, allora la mano della dottoressa le appioppa un sonoro ceffone:«Ti ho detto di smetterla, brutta troia!» Paola ride insolente, mentre umori e saliva le colano dagli angoli della bocca.
Enza ci disse che era troppo vecchia e grossa per fare sesso sul lettino ginecologico, Paola allora propose di andare da lei. Vive in un open space arredato con straordinaria stravaganza, da architetto, progettista d’interni qual è. Enza andò spedita verso il juke box, lesse i titoli, poi gettonò “Sailing” di Rod Stewart e mentre l’ascoltavamo, disse:«Adesso, però bimbe, mi sta gocciolando la fica, e tu Paola mi hai fatto una promessa e vedi di mantenerla!» L’interpellata rise, spostò la parte mobile della libreria che separava la zona giorno da quella notte e ci ...