Quel mio primo pomeriggio travolgente
Data: 25/03/2018,
Categorie:
Masturbazione
Autore: Eleonora
... il mio braccio destro teso che spariva dietro, nelle profondità dei miei anfratti più nascosti, le dita dell'altra mano a rotolare e tirare quasi con violenza il capezzolo sinistro. Ora avevo la bocca aperta, il viso avvampato ed imperlato di sudore, lo sguardo lucido e lascivo. Un altro capogiro, altre pulsioni calde nella mia fichetta e la netta sensazione di qualcosa di liquido che colava lungo la parte interna delle mie cosce. Non potevo più resistere ed avevo paura di bagnare il copriletto. Mi sono seduta al fondo del letto, davanti allo specchio, interponendo il mio vestitino piegato sommariamente tra il mio sederino e il copriletto. Ero tutta sudata per l’eccitazione. Ho allargato le gambe fino a che anche le labbra della mia patatina si sono dischiuse rivelando dei bellissimi luccichii. Ho passato i palmi delle mani sull’interno delle cosce raccogliendo tutti gli umori che erano colati. Poi ho leccato avidamente i palmi aperti assaporando il gusto e l’odore della mia eccitazione. Alla fine avevo le dita completamente intrise di saliva. Guardandomi allo specchio ho portato entrambe le mani sul mio sesso. Ho stretto forte, molto forte, strizzando la mia piccola fica come se fosse stata una spugna intrisa di piacere. Sotto le mani sovrapposte ho provato a spingere il medio ad aderire alla fessura, senza penetrarmi in profondità. Premendo lungo tutta la lunghezza, le labbra si sono aperte un poco avvolgendo il dito in un abbraccio bollente e allagato. Ora il mio viso ...
... trasfigurato era lo specchio del piacere. Ho stretto forte con entrambe le mani e sono nuovamente avvampata con una serie di brividi. Poi le ho sollevate lentamente, sporgendomi verso il basso per controllare cosa mi stavo facendo. La fichetta era aperta, rossa e gonfia come non l’avevo mai vista. Dei lucidi filamenti di una specie di bava filante uscivano dalle labbra e finivano su entrambi i palmi delle mani, soprattutto sul dito medio che era stato a bagno nella fessura. Ero in preda ad una libidine sfrenata e la fica mi pulsava quasi fino a farmi male. All’ennesimo capogiro mi sono lasciata cadere all’indietro sul lettone riportando entrambe le mani sul sesso. Con la sinistra ho aperto le labbra per poi tirare verso l’alto il cappuccio della clitoride. Ora era esposto, grosso, viscido e pulsante. Il medio della destra gli si è fiondato sopra ed ho iniziato un massaggio roteante, variando la velocità e l’intensità della pressione. Ero allagata ed ansimante, i capezzoli duri come non li avevo mai avuti. Non pensavo ad immagini erotiche o altro, ero totalmente concentrata sul mio stesso corpo, sulle sensazioni della mia pelle, sul piacere che stavo dando e che mi stava dando la mia fica. Ho alzato leggermente la testa per guardarmi ancora nello specchio e ho visto i capezzoli duri, la pelle tutta sudata, le gambe allargate con due mani che sditalinavano un fiore gonfio, aperto e incredibilmente allagato. Ho visto una giovane donna che si stava masturbando all’orlo di un orgasmo ...