1. Amiche, sorelle e amanti


    Data: 25/03/2018, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Sul tavolo c�era appoggiato il suo tabacco, lei fumava o comunque le piaceva fumare, perché diceva ripetendo sovente che si sentiva meglio, dopo aver ininterrottamente fuso impastando i suoi polmoni con le sigarette. Sul piano livellato di legno c�erano sparsi i filtri, le cartine con il suo adorato tabacco e un libro aperto: era indecisa se far scivolare giù una pagina altrettanto aperta, laddove un diario vicino era stato scritto con precipitosa foga, malgrado ciò mi piaceva guardarla enormemente concentrata e per di più pensierosa nello scrivere i suoi pensieri in modo febbrile e scomposto.L�inchiostro nero sporcava imbrattando le sue piccole dita, la mano sinistra stringeva nervosamente e con molto affetto la povera sigaretta consumata, i capelli chiari legati in una coda cercavano di ribellarsi rivoltandosi, io seduta davanti a lei l�ammiravo curiosa e impicciona, cosicché aspettai che finisse di scrivere il suo dispotico sfogo. Io attendevo, avrei visto le sue parole appena avrebbe finito di molestare quel quaderno con la copertina di cuoio, io avrei letto le sue parole, intanto che il fumo invadeva la stanza mentre io ne respiravo inevitabilmente il suo alito. Lei lasciò aperto il quaderno, lanciò la penna che quasi cadde dal tavolo e poi mi fissò sorridendo. La cenere in quel preciso istante cadde sul pavimento, per il fatto che non s�accorse che la sua sigaretta si era consumata al soffio immobile dell�aria, infine io allungai il braccio destro, presi il suo diario ...
    ... e lessi:�Perché, ma perché sono una donna così stupida e tonta, che rabbia che mi viene. Mattia &egrave uno stronzo e quella lì &egrave una zoccola di primo livello. Perché va dietro a quella là? E� brutta e anche cretina, io sono ancora più fessa e ottusa, giacché gli do pure retta�.Io la guardai di traverso, in quanto in quegl�istanti era insolitamente e intensamente amena e pure attraente quando s�infiammava di collera in quella maniera, io non potei frenarmi e in quel frangente risi senza trattenermi:�E adesso te la ridi. Perché ridi? Bell�amica che sei, guarda che la faccenda &egrave piuttosto complessa e sgradevole�.Lei mi squadrava incredula sondandomi, nel frattempo mi redarguiva in maniera sonora, io cercai di controllarmi e tenendo il suo diario tra le mie mani indulgentemente le parlai:�Sei per caso ancora innamorata di quell�individuo?�.�Sì� - rispose irremovibilmente lei, guardandomi con la testa abbassata come un bimbo che cercava di discolparsi per qualche marachella appena compiuta.�Perché non lo lasci perdere? Ne avrai tutto di guadagnato�.�Io lo amo� - sicché scoppiai in un�altra fragorosa risata.�D�accordo non &egrave amore, però mi piace troppo� - confessò lei bonariamente come un cane con la coda tra le gambe.�Immagino che andrai al suo compleanno� - le dissi io, giocando sbadatamente con la penna.�Sì, andrò e gli farò perdere la testa. Lui m�ha mollato per quel mostro, ti rendi conto? Stasera sarò bellissima e lui cadrà ai miei piedi� - sbottò lei sicura ...
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