1. Amiche, sorelle e amanti


    Data: 25/03/2018, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... Vedi che c�&egrave un lato positivo, adesso lo odi� - le manifestai io sorridendo per cercare di ridimensionare la faccenda.�Paola, non prendermi in giro pure tu� - lamentandosi con me, però il suo viso era tornato quello di sempre, quel volto rotondo e sfolgorante di Marta.�Aspetta che vado a prenderti un fazzoletto� - le dissi alzandomi.Marta si stava spogliando per infilarsi il pigiama rosa con i fiorellini, io le porsi il fazzoletto mentre eravamo eccessivamente vicine, il suo viso era rigato dal mascara, i suoi piccoli e meravigliosi seni erano bene in vista, i miei gonfi sotto la canottiera, in tal modo i nostri capezzoli inevitabilmente si sfiorarono. I nostri occhi si guardarono mentre la musica arrivava dalla mia stanza, labbra morbide e lingue vergini: ecco il nostro primo bacio. Ferme, immobili ed esitanti le nostre bocche come pilotate s�avvicinarono, le nostre lingue si toccarono, poi ci baciammo come delle bimbe impaurite guardandoci incredule senza dire niente, ci fissammo nuovamente imbarazzate cercando d�allontanarci, viceversa le nostre bocche si baciarono ancora con più veemenza. La mia mano toccò delicatamente le sue lunghe ciocche dorate e le sue dita accarezzarono i miei riccioli indomabili sulle spalle, io scivolai con le labbra sul suo collo, giacché ansimavo baciandola, mentre le sue dita astute e scaltre s�infilavano sotto la mia canottiera stringendomi i seni. In quel momento mi morsi le labbra, perché adoravo farmeli stringere, lei iniziò a ...
    ... toccarli e a massaggiarli con le sue mani vellutate, chiuse gli occhi, mentre io scivolai con la lingua sui suoi stuzzicanti seni.Seguii con la lingua i suoi capezzoli duri, lei spalancò i suoi grandi occhi sorridendomi bonariamente quasi a disagio. Io strinsi le mie labbra sui suoi capezzoli, li strinsi morsicandoli gentilmente, perché volevo cogliere un suo gemito, strinsi piano e mossi la mia lingua, giacché mi sarebbe bastato soltanto un gemito di piacere, in seguito la sentii fremere e anch�io sudata su di lei mi spogliai. I capezzoli si baciarono, si fronteggiarono, si scontrarono e si toccarono, lei eseguì con la sua bocca la stessa cosa sui miei seni rigonfi, io l�accarezzai tra le cosce, dato che la sentii fragile sulla mia mano, poi avvertii la sua mano insicura su di me, allora io esitante la baciai sull�inguine e incerta le donai la mia lingua.Avvolta, trascinata e travolta dai suoi profumi io le donai il mio corpo. Al momento eravamo come le anime solitarie di due irriducibili vergini che si fusero: secrezioni bianche come la schiuma marina, lieve e soave così come un sottile strato di zucchero. Gemiti e vocali femminili, unghie e vocali femminili: sì, proprio così, le nostre amabili e cordiali vocali, strofinammo a questo punto le nostre fameliche vagine come dannate figlie della concupiscenza e della radicale cupidigia. Ci baciavamo e ci leccavamo lentamente come delle innamorate, ci sdraiammo sul letto senza parlare né chiedere, perché s�udivano gemiti, unicamente ...