1. Vacanze


    Data: 25/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: laura m

    ... pochi indumenti che ancora la coprivano; “Sdraiati, amore” le dissi. MI spogliai anch'io, sfilandomi il pigiama. Mi adagiai accanto a lei e cominciai a baciarla e leccarla, partendo dalla bocca e poi giù al collo, al seno, ai capezzolo, alla pancia, all'ombelico e finalmente arrivai al punto tanto desiderato. Mi alzai, però, e le dissi: “Romina, apri le gambe come hai fatto stamattina” Lo fece ed io mi avvicinai con la bocca al suo fiore bruno, aperto e carnoso. Mi giunse un odore pungente, piacevole ed invitante. Mi dedicai a lei con passione, con pazienza, ora con tenerezza, ora con ruvidezza. Sentivo i suoi gemiti aumentare di intensità. Anch'io aumentai il ritmo delle mie carezze, poi le presi il clito fra le labbra e succhiai succhiai … Quasi mi fece soffocare la stretta delle sue cosce; eravamo due corpi in uno, la simbiosi della sua fica e della mia bocca raggiunse il massimo di intensità e lei venne, abbondantemente venne... Andai in bagno a sciacquarmi il viso: ero rossa in faccia che sembrava mi fossi truccata da indiana sul sentiero di guerra. Lei era stata soddisfatta, io no. Mi accarezzai i seni, strinsi i capezzoli fra indice e pollice e tornai in camera. La luce di tutte le lampadine illuminava a giorno la stanza, le pareti bianche raddoppiavano la luminosità. Anche le lenzuola del letto erano bianche e su quel candore era steso il corpo bruno di Romina: i capelli erano sciolti sul cuscino, le braccia portate all'indietro sulla testa facevano vedere i due ...
    ... ciuffi neri delle ascelle e nera e folta era la peluria che nascondeva la fica. Mi avvicinai al letto, senza smettere di accarezzarmi i seni. “Allora, ti è piaciuto il modo con cui le donne fanno l'amore?”. Mi lanciò uno sguardo carico di voglia. “Sì, mi è piaciuto … ti voglio leccare” - “C'è tempo … Ora guardami … mi accarezzo i seni … fra poco sarai tu a farlo. Mi stringo fra pollice ed indice i capezzoli, così devi fare, ma con le tue labbra. Guardami … ora le mie mani scendono verso gli inguini, accarezzano il mio fiore, la mia rosa ...o vuoi chiamarla fica? Ecco, accarezzo la mia fica, là dove tu appoggerai la tua bocca. Ora, guarda, un mio dito entra nella fica e va avanti e indietro … vedi? Fra poco sarà la tua lingua che mi frugherà la fica … Guardami, mi avvicino ...” Mi feci desiderare tanto che quando mi accovacciai sul suo viso, non ebbe un attimo di esitazione: e leccò, succhiò, me la mangiò … mi fece urlare dal piacere … Nei giorni successivi sulla spiaggia ci scambiavamo sguardi e frasi pieni di desiderio; ci davamo appuntamento o per il pomeriggio, o per la sera, quando suo marito andava a pesca o a giocare a carte con gli amici. Un giorno ci eravamo dati appuntamento per il dopo cena, ma suo maritò cambiò programma, così verso le 18 mi mandò a casa Roberto per avvisarmi. Roberto venne indossando solo il costume, un minislip. “Dice la mamma che stasera non può venire a trovarla perché esce con mio papà”- “ah, va bene – dissi io – e tu ora dove andrai? A fare il ...