Barbara una cara sorella
Data: 26/03/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: giuliano, Fonte: RaccontiMilu
... mani palparono il sedere accarezzandolo pesantemente in profondità, poi sollevarono la corta gonna e s'insinuarono all'interno del collant, sotto le mutandine, toccarono l'orifizio anale, quando raggiunsero la fessura con una rapida mossa lei si divincolo e disse : �Noooo!!! non voglio Francesco � ciononostante riuscì a sentire che la sua figa era bagnata .Mangiammo in silenzio assoluto, nessuno guardava in faccia l'altro, poi lei prese coraggio e disse con un filo di voce: �Francesco scusami sono indecisa perché anch'io vorrei farlo, però se poi ci dovesse piacere come faremmo, mica potremmo farlo quando a casa ci sono mamma e papà, il solo fatto che tu sei mio fratello mi eccita da morire e prima ero tutta bagnata, però il problema logistico esiste� rimasi per un attimo in silenzio poi le dissi: �questo è un mio problema tu non ti preoccupare la soluzione la troverò io�Mi alzai dalla sedia e cominciai a baciarla sul lobo dell'orecchio, la punta della lingua s'insinuò nel padiglione auricolare poi di nuovo cercò le calde labbra che sapevano di fragola, le mie mani percorsero tutto il corpo di mia sorella, spaziarono dal seno alle cosce s'intrufolarono sotto i vestiti e fra la biancheria intima, le sfilai la maglia, e le infilai le mani dentro le coppe del reggiseno di pizzo, le mie dita strette fra la stoffa e la carne arrivarono al capezzolo lo strizzarono lo palparono, lo stimolarono fino a farlo diventare sodo e turgido i bottoncini dei capezzoli sembravano volessero ...
... stracciare il tessuto per poter fuoriuscire liberi da impedimenti.La presi in braccio e la portai nella sua camera, lei si lascio andare, la distesi sul letto, ero eccitatissimo il mio pene cercava una via d'uscita dagli slip, le sollevai la gonna fino alla pancia il triangolino azzurro delle mutandine s'intravvedeva da sotto il collant, l'odore della femmina in calore si avvertiva distintamente, le cavai il reggiseno e come un avvoltoio mi gettai sopra i suoi seni li morsi li succhiai con le mani li strinsi e li solleticai finché cominciai a sentire i gemiti di Barbara prima piano poi sempre più distintamente, le tolsi i collant ormai smagliati da tutte queste manipolazioni, le sue mutandine erano bagnate di umori vaginali le sfilai le portai al naso ed annusai l'odore della sua figa, un odore leggermente aspro e intenso, alcune macchioline bianche erano sul tassellino di stoffa le leccai per poi scoprire che erano residui della sua eccitazione, la senti dire: �Francesco leccami, voglio il tuo cazzo in bocca� mi distesi sul letto e la trascinai sopra di me assumendo la posizione del 69.Per una ventina di minuti le leccai la figa, le martellai il clitoride, le titillai ogni angolino della vagina, mia sorella gemeva sempre più senza ritegno e l'iniziale vergogna si era trasformata in libidine allo stato puro, ogni tanto staccava la sua bocca dal mio pene per incitarmi ad essere ancora più suo, � Siiii!! leccami porco fammi morire voglio godere rompimi la figa quando ti decidi a ...