1. Luana: la mia ex cognata


    Data: 26/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: alybas

    ... la macchina e entrammo. Vidi nel suo volto un certo imbarazzo, forse pensava cosa avrebbero immaginato i vicini ma le sorrisi rassicurante. Dopo aver attraversato il portone, facemmo poche scalette e non avendo incontrato nessuno sembrò tranquillizzarsi, io che ero rimasto dietro continuavo a godere della vista di quel meraviglioso culo a mandorla tondo e sodo almeno all'apparenza e come si dimenava nella sua tipica camminata, ero felice, stavo per possederla finalmente. Entrammo nella casetta e chiusi la porta, le saltai letteralmente addosso mungendola ai seni e succhiandola e leccandola con ardore. Fu un crescere di foga, una carica che scattò in me senza che lei potesse prendere respiro, le insinuai la lingua acuminata come un pene in bocca. la lavorai in maniera sfiancante, tanto che Luana fu subito in notevole difficoltà. La casa era piccolissima, con baci in bocca e strizzate del seno e toccate del culo la misi in croce. Luana era impacciata, robusta, poco agile, quindi ostacolata nei movimenti. Io sapevo cosa fare, per me era tutto in discesa. La presi in braccio e la portai sul letto la spogliai con perizia e subito mi rivolsi ai suoi seni. Le tolsi tutto quello che era da togliere, le strappai letteralmente la gonna e in breve era rimasta in reggiseno e perizoma, il culo era sontuoso molto meglio di come lo avevo immaginato. Ora lei cercava di strutturare una difesa ma i suoi tentativi erano ridicoli, le tolsi il reggiseno, lei voleva parlare, aveva anzi accennato ...
    ... una breve protesta. Ma io le misi la lingua in bocca, e subito dopo strizzandole le tette piccole, la lasciai senza fiato. Notai che no aveva capezzolo, ma era tutta aurea mammaria marrone scuro. Che strano, ma meglio, ciurrai a perdifiato alternativamente, le sue tette entravano integralmente nella mia bocca famelica. Lei si fece ciucciare e io la succhiavo fino all'anima mentre col bastone le martellavo le parti basse. Senza pensarci quando volli scesi con la mia lingua a stuzzicarle il clitoride e lei venne subito a fiotti, iniziai a lappare sempre più intensamente e Luana cadde subito in mia balia, subiva senza scampo e il suo orgasmo iniziò a venire a cascata sempre più frequente umori su umori, era tutto grondante, gocciolava. Io, tuttavia, la presi montandola senza alcun bisogno di sforzo, imponendole il mio cazzo in figa. Luana non doveva essere convinta ma era facile vittima cosciente e io senza particolari complimenti la possedevo. La sovrastavo, facendola godere, tanto che singhiozzava, strillava la mia cognatona. Entravo e uscivo a mio piacimento violandola con il mio pene dentro la calda vagina bagnata all'inverosimile. Lei era come un automa. La sua vagina era come un mantice, più forte lo pigliava più si apriva e io affondavo la lama sempre con maggiore intensità. Luana trasudava era accaldata, scottava, ma soprattutto allargava le cosce, grazie alla mia prepotente azione, ero compiaciuto dall'ardore che la donna tentava di dimostrare nella sua fragilità, il ...
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