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Noi e lo scout (seconda parte)
Data: 27/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: magos
Mattia sorrise in modo equivoco ma piazzò la sua coperta tra di noi senza dir nulla. Con calma, permettendoci di gustare ogni suo gesto si sfilò gli scarponcini, le calze, si calò i pantaloncini e lanciò tutto verso la tenda. Con solo più i boxer addosso fece per sdraiarsi. Poi si voltò verso di me e mi spiazzò dicendo: “Prima ho notato prendeste il sole in maniera diversa, a me non imbarazza stare nudo.” E così facendo fece scivolare vie anche le mutande offrendo ai nostri sguardi eccitatiti e sbigottiti il suo bel giocattolo in tutto il suo splendore. A quel punto si sdraiò, sistemandosi in cerca della posizione più comoda. Incrociò le mani dietro la testa e chiuse gli occhi, gustandosi il tepore degli ultimi raggi di sole. Io e Michele eravamo ancora fermi immobili nella posizione in cui ci aveva sorpreso col su “spogliarello”. Non appena chiuse gli occhi l’incantesimo che ci aveva pietrificato sembrò svanire e ci guardammo sconcertati e divertiti. Questo ragazzetto era veramente sfacciato e spudorato! L’idea che fosse gay e che volesse divertirsi con noi ci rimbalzò rapida in mente, ma non era affatto scontato. A quell’età ai ragazzi piace mettersi in mostra e poteva semplicemente trattarsi di uno particolarmente esibizionista che si divertiva a stuzzicare due palesi ammiratori. Se volevamo approfittare della situazione nel modo migliore occorreva giocare al suo stesso gioco. Io e Michele siamo due bombe quando si tratta di capirsi con uno sguardò e così ...
... fu. Con un sorriso malizioso ci levammo anche noi i pantaloncini e ci sdraiammo a prendere il sole accanto a lui. Mi sistemai più vicino di quanto non avrei fatto altrimenti, premurandomi di sfiorare e strofinare la pelle nuda del mio braccio e delle mie gambe contro la sua. Avvertii un leggero brivido in risposta e la pressione aumentò quasi impercettibilmente anche da parte sua. Dovetti interrompere il gioco sul nascere perché avvertii immediatamente che il mio amico tra le gambe stava mostrando un inopportuno interesse. Con la scusa di nascondere gli occhi al sole mi voltai verso Mattia e gli lanciai una lunga occhiata. Era davvero bello. Corti capelli neri arruffati al punto giusto incorniciavano un bel faccino, furbo e malizioso. Aveva un bel fisico asciutto, con piccoli muscoletti sodi e tonici che guizzavano sotto pelle ad ogni respiro. C’erano pochi peli su braccia e torso ma le gambe erano messe meglio. Languidamente abbandonato sul fondo pancia riposava il cazzo. Era veramente bello, uno di quelli che mostrano subito l’ottimo potenziale, uno di quelli morbidi e grossi con cui giocheresti per ore, uno di quelli che non vedi l’ora di stuzzicare. Mentre lo guardavo perso nelle mie fantasia mi accorsi che Mattia mi fissava di sottecchi e sicuramente aveva notato l’oggetto del mio interesse. Non nascosi nulla, lo guardai negli occhi per un attimo, sorrisi e tornai a concentrami sul sole come se nulla fosse. Voleva giocare con noi? Avrebbe ricevuto pan per ...