1. Ancora in sauna


    Data: 27/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: svuotocazzi

    ... mio culo. Lo sento chiudere la porta alle mie spalle e sistemarsi dietro di me. Con le mani mi separa le natiche e subito la sua lingua si appoggia sul mio buco. Ricordavo benissimo dalle volte scorse quanto amasse lavorare di lingua, ma questa volta è più vigoroso, eccitato dalla voglia che ha accumulato nelle ore precedenti. Lo lascio fare e mi rilasso, sistemandomi sui gomiti e schiudendo la mia rosellina che gli si offre completamente aperta.
    
    Mugugna qualcosa senza smettere di leccare e inizia a infilare alcune dita dentro di me, per allargarmi. Prima due, poi tre e alla fine anche quattro, senza procurarmi alcun dolore, ma solo tanto piacere. Capisce che sono ormai pronto e, poco prima che glielo chieda io, si solleva un po’ e appoggia la cappella alla mia mucosa.
    
    Sprofonda rapido dentro di me ed entrambi gemiamo soddisfatti.
    
    “Montami con forza” gli chiedo.
    
    “Sei proprio una vacca”.
    
    In risposta prendo a muovere il culo, scopandomi col suo cazzo. Mi lascia fare per un po’, ma poi decide di riprendere in mano la situazione. Mi afferra i fianchi con le mani e prende a sbattermi con forza. Era proprio quello che volevo: farmi slabbrare il culo da un toro infoiato.
    
    È una scopata forte e decisa e per una decina di minuti continuo a subire i suoi colpi, lasciandomi andare a vari gemiti che si uniscono ai suoi. Quindi rallenta di un po’ il ritmo e compie degli affondi più netti e profondi, tenendosi saldo alle mie spalle.
    
    Il suo cazzo ha dei sussulti e lui ...
    ... inizia ad ansimare con forza. Non manca molto ormai. Riprende a sbattermi come prima e in pochi colpi si lascia andare a un’abbondante sborrata che mi riempie per bene il culo. Finisce di svuotarsi e, dopo avermi accarezzato la schiena, estrae la sua mazza dal mio corpo. Un po’ di sborra mi gocciola dal culo e subito corro a raccoglierla con un dito, portandomelo alla bocca.
    
    “Ehi porcello, devo andare purtroppo. Grazie e complimenti come al solito!”.
    
    Le sue parole e lo scorrere della porta che ha aperto mi riportano alla realtà. Lo ringrazio anch’io e lentamente mi sistemo, riprendendo asciugamano e ciabatte. Un po’ indolenzito scendo al piano inferiore a farmi una doccia per rinfrescarmi.
    
    Mentre finisco di lavarmi il mio scopatore si affaccia a salutarmi ancora una volta e poi scappa verso gli spogliatoi. Rimango a lungo sotto il getto caldo per scrollarmi di dosso il torpore della scopata appena conclusa. Senza coprirmi con l’asciugamano, entro nel bagno turco e mi dirigo nella parte più buia.
    
    Rimango in piedi, sulla parete accanto all’ingresso, e noto un certo movimento attorno a me. I miei occhi si abituano lentamente alla poca luce e riconosco i profili di tre figure, tutte in piedi come me, e intente a toccarsi a vicenda nelle parti basse. Cercano di coinvolgermi nel loro gruppetto, ma non sono interessato e allontano le loro mani.
    
    Nel giro di pochi minuti i tre decidono di uscire, uno dopo l’altro, vinti dal caldo o forse per approfondire l’incontro in un ...