1. Un'impiegata di un ufficio fiscale


    Data: 28/03/2018, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... Dentro di me già mi figuro che Camilla quel giorno tradirà suo marito e questo pensiero mi sveglia gli ormoni.Io non sono molto più grande di lei; ho 38 anni, ho i capelli brizzolati e mossi, l’1.82 mi fa molto alto rispetto a lei ed ho un fisico normale ma con pochissima pancia.Quando a lei sembrava che la chiacchierata fosse terminata si alza e va via dicendo che ci saremmo sentiti più tardi. Sculettando sui tacchi altissimi esce dal mio ufficio.Mi ritrovo arrapato come un ragazzino. Non sono certo un santo e ho esperienza in fatto di donne, ma quel cambiamento così repentino di Camilla mi stimola molto e ho anche idea che quella donna sia tutta da scoprire a letto.La sensazione abbia una voglia di sesso da liberare mi eccita molto e così aspetto l’ora pazientemente il momento della pausa pranzo.Nell’andare per le scale ho la possibilità di osservare molto bene le sue cosce finire su quello slip nero e quella visione mi dà una nuova fitta ed un nuovo ingrossamento sotto i calzoni.Arrivati al ristorante mi faccio dare un tavolo appartato e sorridendo le dico che l’ho scelto per poterla conoscere meglio in atteggiamenti non formali quali quelli dell’ufficio e che avrei voluto conoscere i suoi interessi e pensieri al di fuori di quelli di lavoro.Prima di sederci con un gesto di finta naturalezza le metto una mano sulle spalle e la guido alla sua sedia.Quel gesto è stato il primo contatto fisico che ho trovato inebriante. Lei al sentire la mia mano non ha fatto una piega e ...
    ... si è lasciata avvolgere dal mio braccio e dalla mia mano. Prima di farla sedere le ho accarezzato i capelli in un modo esplicito; è un’usanza classica dei fidanzatini ma serviva a conoscere le sue reazioni.Ordiniamo piatti leggeri, vino all’altezza e comincio a chiedere cosa fosse successo tra lei e il marito che conosco.Le sue parole sono spigliate e mi racconta le sue disavventure guardandomi con occhi che lasciano intravedere rabbia.Decido che è il momento di essere più intimi e per passare a questo stato prendo una sua mano e la incrocio con la mia. Non accade niente e lei stringe le dita per comunicarmi che il contatto ed il gesto sono di suo gradimento.Aspetto qualche altro minuto e con una gamba accarezzo la sua coscia; sapevo già che mi sarei aspettato un suo scatto ed anche la sua ira e per ultimo l’abbandono sia del tavolo che del lavoro. Invece niente, anzi, lei non fa finta niente e reagisce con una ulteriore leggera pressione sulla mia mano stretta sulla mia.Il giorno ero vestito sportivo ed indossavo dei mocassini quindi mi è stato facile togliere una scarpa e salire con il piede sulla sua coscia.Al termine del pasto lei si gusta semifreddo come dessert. Mi accorgo che ha i brividi e percepisco l’apertura delle sue gambe che facilita la salita del mio piede tra le sue cosce fino all’inguine. Appoggio il mio piede sui suoi slip ed intuisco essere umidi.La osservo in viso e vedo che le sue espressioni cambiano in continuazione fino a che vedo il cucchiaino che si ...
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