1. Hammam


    Data: 28/03/2018, Categorie: Sensazioni Etero Autore: Diana Morgan, Fonte: RaccontiMilu

    Le tende di raso frusciavano delicatamente al nostro passaggio. Nell'hammam tutto, anche quel rumore, era carico di una sensualità debordante. I giochi di luci rosse sul soffitto, il rumore di passi attutito dai tappeti, l'odore di acqua profumata con fiori d'arancio. Ci accomodammo nel patio, su due lettini attigui."Bellissimo, non trovi?"Lui si voltò e mi sorrise annuendo.Era bellissimo, non c'erano dubbi. Le porte di legno intarsiato tutt'intorno al patio davano veramente la sensazione di trovarsi nella residenza di un sultano del IX secolo. Mentre stavamo ammirando la stanza, una signorina ci portò due bicchieri di té alla menta, depositandoli sul tavolinetto che ci divideva. La ringraziai e sprofondai con la testa sui cuscini del lettino, lisciandomi con la mano il bordo morbido dell'accappatoio. Anche lui era avvolto nello stesso biancore. Seduto sul bordo del lettino, aveva le gambe leggermente divaricate, al punto che il suo sesso rientrava in parte nella mia visuale. Distolsi lo sguardo e presi il mio bicchiere di té, portandolo rapidamente alla bocca."Brucia!""No, non brucia, sei tu che senti sempre tutto troppo caldo.", disse continuando a tenere gli occhi fissi sulla fontana al centro della stanza e sorseggiando al contempo, placidamente, il suo té.Una sensazione di languore stava iniziando a impadronirsi di me. Avrei tanto desiderato avvicinarmi, slacciargli l'accappatoio e sedermi a cavalcioni sopra le sue gambe. Mi limitai ad avvicinarmi e a prendere posto ...
    ... accanto a lui, che nel frattempo si era sdraiato. Quell'ambientazione sarebbe stata perfetta per uno dei miei racconti erotici, pensai, e quel pensiero contribuì a eccitarmi. Certa di non essere vista, feci scivolare rapidamente la mano sotto il suo accappatoio."Che fai?", chiese sorpreso ma sorridendo.Sorrisi anch'io, senza dire nulla, e iniziai a muovere la mano con dei leggeri colpi circolari. Sentivo la pelle del suo pene tendersi e ritrarsi. Il sangue affluiva pulsando sotto la superficie delle mie dita, che come bacchette magiche avevano realizzato un incantesimo: nella mollezza della sua carne qualcosa si era risvegliato e il suo membro sodo e duro sollevava ormai il lembo dell'accappatoio. A quel punto chiuse gli occhi e lasciò andare indietro la testa con un gemito prolungato."Oh, Dio..."Come mi piaceva in quel momento! Avrei davvero voluto montargli sopra e impalarmi su di lui, a lungo e dolcemente, se non fosse stato per il timore di venire interrotti. Tornai perciò a dedicarmi al suo cazzo stupendo, la cui pelle morbida e vellutata era sollevata dalle vene sempre più gonfie e pulsanti. Era così grosso che sembrava star per scoppiare da un momento all'altro. Improvvisamente, un'altra signorina entrò nella stanza. Noi ci voltammo rapidi, giusto in tempo per non farci scorgere, e ci alzammo, accogliendo il suo invito a seguirla. Era arrivato il momento del bagno turco...."Che cos'era quello?""Questo posto mi eccita, mi sento come se fossi la protagonista di una storia de ...
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