Schiava o Puttana? Schiava e Puttana.
Data: 29/03/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: chiodino
Come ci sei arrivata qui? Credevo mi prendesse per il culo e stavo per rispondere: a piedi. Poi ho capito. Scuoto appena le spalle, cazzi miei vuol dire, e lei lo capisce. Il padrone di casa le fa un cenno e se ne va prima che possa in qualche modo scusarmi. Mai farsi inutilmente dei nemici, e poi cercava solo di essere gentile. Mi scuserò più tardi. Siamo quattro ragazze, tutte piuttosto belle, ma, modestia a parte credo di essere la meglio. Meglio anche anche della ragazzetta che col cazzo ha l'età giusta, troppo giovane, e questo mi meraviglia. Padron Sergio è piuttosto attento ad evitare di incasinarsi in cose del genere. Poi c'è la bruna, tutta tette e culo. Alle feste ce n'è sempre una, piacciono, si chiama Olga ho sentito. Poi, sempre in ordine di età c'è quella con cui parlavo. Si è presentata come Angela, ma può essere un nome di battaglia, come Olga e...Lina, come mi faccio chiamare io. Avrà una trentina d'anni e forse lo fa di mestiere. Una bella donna appena troppo in carne per i miei gusti. Io infine, trent'anni o poco più e lo faccio come ripiego. In realtà di anni ne ho più di trentacinque, quasi quaranta, e la do via a pagamento tutte le volte che devo. Basta che lui perda al gioco, che voglia...un giocattolo nuovo a due o quattro ruote o a due gambe ed io trotto. Mi ha avuta, comprata in effetti, qualche anno fa fa, da uno che mi aveva vinta a carte...Ho saputo quanto incasserà per questa serata. Se fossi venuta solo per scopare sarebbero bei soldi ma non ...
... è così. Credevo proprio di valere di più. Non che importi molto. E' solo amor proprio o meglio quel poco di amor proprio che mi hanno lasciato. Dei soldi, pochi o tanti che siano, sapevo di non vederne neanche l'ombra. Fin da ragazzina, diciamo all'inizio delle medie, sognavo di essere portata via da un bellissimo giovane su un bianco destriero, quelle cavolate che si immaginano a quell'età. Poi, crescendo, immaginavo cose più concrete. A scuola me la cavavo così così e nonna voleva di più, tanto da proporre a Lello, il nostro inquilino, di darmi qualche lezione. Se non ti ascolta falle il culetto rosso, e se protesta o viene a protestare io glie ne do altrettante, anzi ancora il doppio. Ero in terza media, lui aveva solo un anno e mezzo più di me ma era anche un anno avanti e faceva la prima liceo classico. Mi tirò su la gonna e giù le mutande qualche pomeriggio più tardi. Arrivavamo a casa giusto in tempo per metterci a tavola e salutare la nonna che andava al lavoro. Poi ognuno faceva i suoi compiti e studiava per l'indomani. Alla fine gli facevo il te e lui controllava i miei compiti e mi interrogava. All'inizio minacciò di sculacciarmi limitandosi però a dirlo alla nonna. Il giorno dopo idem. Nonna si incazzò come una biscia, con me e con lui. Lello, il giorno dopo mi ha fatto il sedere rosso. MI arrabbiai e lo dissi alla nonna che si complimentò con lui. C'è da dire che ero ancora piatta come l'asse di un falegname, una bambina a vedermi. Ce la mettevo tutta ora per ...