1. Il ricatto del mio vicino ( 4° parte )


    Data: 29/03/2018, Categorie: Etero Autore: Nathan70, Fonte: Annunci69

    Avevo finalmente capito come aveva fatto a sapere quello che facevo e a fare le foto. Ricaddi in quella sorta di angoscia che mi aveva accompagnato per tutto il pomeriggio, non solo ora le sue intenzioni erano ben chiare ma anche la serata di sesso con Federico che mi avrebbe di certo rilassata era andata a monte, anche se difficile da ammetterlo senza sembrare accondiscendente riconoscevo a Franco di aver pensato proprio a tutto, questo cosa da una parte mi terrorizzava per la paura di dove fosse in grado di spingersi ma dall’altra mi gratificava come donna, essere al centro delle attenzioni di un uomo del suo carisma per una donna giovane come me una cosa molto lusinghiera anche se il metodo usato per arrivare a me non era stato dei più edificanti. Uscita dal bagno andai a letto e faticai non poco per respingere le avances di Federico mi inventai il solito mal di testa e un forte mal di pancia, dovevo cominciare a preparare lo scenario pe la mattina seguente.
    
    Il giorno dopo Federico usci come al solito verso le 7.30 per andare in banca, io aspettai le otto per chiamare la scuola e comunicare i giorni di malattia, mi rassegnai così a passare i prossimi tre giorni tappata in casa alla merce’ del mio aguzzino. La mattinata scorse via lentamente, ogni tanto controllavo il telefonino per vedere se fosse arrivato qualche messaggio, l’attesa cominciava a diventare spasmodica, aveva calcolato anche questo, la mia impazienza aumentava la mia eccitazione. Verso le undici ...
    ... finalmente il telefonino trillò. L’SMS diceva:
    
    “ Sei pronta per soddisfare le mie voglie ? Alle ore 14.00 sarò a casa tua. Dovrai indossare un completino intimo coordinato di colore grigio. Sopra un tailleur di colore nero o blu, camicetta bianca, calze autoreggenti intonate e sandali con tacco. Ti è consentito rivolgermi la parola solo per rispondere alle mie domande. Avvisa il cornuto che nel pomeriggio riposerai e che lo chiamerai tu quando ti sarai svegliata, così non ci romperà le scatole “
    
    A questo punto non restava da fare altro che prepararmi, feci la doccia diedi una aggiustatina ai peli della fighetta, fin da adolescente ho avuto la mania di tenerla sempre ben curata forse per via della danza, mi truccai in modo leggero dedicando particolare attenzione a far risaltare i due occhioni. Poi visto che si avvicinava l’ora convenuta cominciai a preparare sul letto gli indumenti che aveva richiesto, scelsi delle calze autoreggenti color carne molto velate in modo da risaltare la carnagione chiare delle gambe, dei sandaletti neri di vernice con tacco dodici che con il mio piedino 35 sembrava di camminare sulle punte ma allo stesso tempo ne esaltavano il profilo e una camicetta bianca con dei piccoli volant ricamati sul davanti per il tailleur la scelta cadde su quello nero perché la gonna a tubino mi arrivava un poco sopra il ginocchio armonizzando la gamba alla mia altezza. Mentre mi preparavo per lui non facevo altro che pensare cosa avesse escogitato Franco per il ...
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