1. Viaggio in treno (3a parte di 4)


    Data: 01/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Robi1967

    VIAGGIO IN TRENO
    
    terza parte di quattro
    
    poi passò ad impugnare i due membri; non si stupì di sentirne uno totalmente depilato, sormontato da un addome piatto, glabro e duro, che emanava un vago profumo di sapone: era certamente il ragazzo.
    
    mentre dall'altra parte c'era un florido cespuglio di peli che proseguiva sulla pancia abbondante dell'uomo, l'odore che proveniva era invece più carnale, maschile, era quel leggero sudore fresco ma non sgradevole che aveva sentito prima, era certamente l'uomo; cinzia si divertì a massaggiare e accarezzare entrambi.
    
    poi, ricordando del sogno, scese ad afferrare morbidamente i i testicoli di entrambi, accarezzandoli e tastandoli, attenta a sentire appena un lamento di avvertimento.
    
    ma, nel buio pesto, senti solo sospiri di piacere.
    
    poi sentì che i due parlottavano tra loro… subito dopo si staccarono dalla sua bocca desiderosa.
    
    finirono di accordarsi, poi uno dei due, chissà quale, la fece alzare dal sedile, la ruotò su se stessa, in modo che guardasse nel buio del finestrino, e da dietro le calò la gonna.
    
    poi questi la piegò in avanti ad angolo retto, e cinzia si dovette appoggiare all'esigua cornice che circondava il finestrino.
    
    il busto era orizzontale, e non poteva assolutamente vedere dietro di se… davanti il buio della galleria dove stazionava il treno, era nero inchiostro.
    
    girò la testa di lato per stare più comoda.
    
    lei attese per momenti che le parvero infiniti, con il sedere, protetto solo dalle ...
    ... sottilissime mutande, offerto a due perfetti sconosciuti!
    
    sentì che le calavano gli slip fino ai piedi che lei alzò a turno per farli sfilare.
    
    sentì ancora parlottare…
    
    poi la smorta luce del cellulare che si accendeva le arrivò di riflesso.
    
    rabbrividì di piacere, sapendo che il suo culo, illuminato, ora era nudo, e i due uomini lo osservavano, sentiva le loro mani estasiate che lo passavano tutto, godendo della sua carnosità, così come lei della loro foga repressa…
    
    li sentiva entrambi che a turno le esploravano i due buchetti, uno dei quali era già fradicio e colante umore.
    
    la luce si spense.
    
    poi una mano sconosciuta, salendo dal basso, s'insinuò tra le sue cosce; spinse verso destra per farle capire che doveva posare lo stesso piede sul sedile.
    
    adesso aveva una gamba diritta ed una alzata ad angolo retto.
    
    cinzia sentì finalmente la mano che ritornava, ma stavolta si infilava nel solco umido tra le cosce.
    
    lei si soffermò a pensare, chiedendosi di chi fosse.
    
    l'orologio sul polso le grattò appena la morbida carne del sedere, facendola sobbalzare.
    
    "chi portava l'orologio?" si chiese cinzia ma i pensieri furono inghiottiti in un lampo dall'eccitazione che le saliva nel ventre.
    
    la mano, ora, le controllava gli umori che la bagnavano fino alla fessura del sedere.
    
    e andava su e giù, su e giù… dall'alto del solco fino al grilletto che sporgeva come un chiodo di carne, su cui si soffermava sempre almeno qualche secondo, per poi ripartire…
    
    lei ...
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