La Dottoressa Angela - Una Madre, il figlio e una "strana urgenza"
Data: 03/04/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Angela Kavinsky, Fonte: EroticiRacconti
... che somministra al proprio figlio non 1, non 2 ma ben 3 pastiglie di viagra?”. E se la cosa si venisse a sapere? Cosa ne sarebbe di me? Di certo mi porterebbero in manicomio». Era evidente che il suo buon nome e il suo titolo di “brava mamma” erano ben più importanti della salute di Davide. «Loro non fanno così, mi creda. Sono tenuti al segreto professionale e poi avrebbe potuto spiegare a loro come ha fatto con me». «Il mio compagno è un medico in quell’ospedale! Certo non poteva essere lì perché ci stava aspettando al ristorante, ma se i suoi colleghi gli avessero raccontato questa storia assurda?» Era chiaro, non avrebbe portato Davide al pronto soccorso. «Tu come ti senti?» chiesi. «In realtà bene!» disse con voce ferma. «Il mal di pancia è passato, direi. Mi sento solo un po’ stordito, con le orecchie tappate, il cuore che batte e… lì sotto è tutto indolenzito». «IL CUORE?» gridò la madre. «Tranquilla signora» le dissi. «il farmaco non è adatto a chi soffre di problemi di cuore, ma suo figlio non ne ha ed è molto giovane». Mi schiarii la voce. «Ascoltatemi bene, il viagra ha una funzione, ossia preparare il… membro maschile al sesso. Quindi Davide, ora è quello che dovrai fare. Hai 18 anni e sono più che sicura che tu abbia capito. Quindi ora vai in bagno e fa ciò che devi. Io e tua madre ti aspetteremo qui». Davide andò nel bagno. Mentre si trovava lì, sua madre stava ancora piangendo. «È tutta colpa mia… sono una pessima madre!» «E su signora, vedrà che tutto si ...
... risolverà!». Passarono 5 minuti, poi 10, 15 e poi 20. Con un’erezione simile mi parve strano che ci volesse tutto quel tempo. Ebbi come un tremendo sospetto, che davvero il cuore di Davide non avesse retto. Corsi alla porta e bussai. «DAVIDE, DAVIDE! È TUTTO OK? RISPONDI». Bussai più forte, e la porta si aprì da sola. «Io non ci riesco». Almeno stava bene. Uscì sconsolato, con una montagna che si ergeva dai suoi pantaloni. La madre lo guardò, e lui le fece un sorriso poco convinto. Poi, si fermò accanto a me e mi sussurrò nell’orecchio. «Di solito mi viene duro quando c’è qualcosa che mi fa eccitare, ma in questo caso è già duro! Io non ci riesco. Me lo sento durissimo e non l’avevo mai visto così grosso, ma… non c’è nulla che mi fa eccitare adesso. Insomma non sono eccitato, come faccio a…?» Piegai la testa sopra la sua spalla e sussurrai a mia volta. «Hai uno smartphone no? Collegati a Internet e vai su un sito porno!» «Ma io… io non c’è la faccio! Ci ho già provato. Forse il fatto è che… Oggi mi sono già fatto 2 seghe e…» «Merda» dissi. Era chiaro che essendosi già masturbato poco prima, il ragazzo aveva perso quella voglia primordiale. Lo feci accomodare sul divano, mentre nel frattempo pensavo a come risolvere la situazione. Poi ebbi un’idea. Forse Davide aveva solo bisogno del giusto stimolo. «Signora Antonella, potrebbe lasciarci soli?» «Neanche per sogno, io da qui non mi muovo senza mio figlio!». Disse lei. «Come vuole. Potrebbe almeno alzarsi dal divano?». Scocciata ...