La Dottoressa Angela - Una Madre, il figlio e una "strana urgenza"
Data: 03/04/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Angela Kavinsky, Fonte: EroticiRacconti
... saltai sopra. La madre stava girata verso la finestra, con una mano sulla fronte. Non stava guardando, ma stava ascoltando i nostri rumori selvaggi, come quello del cazzo del figlio che mi trapanava. «Oh si, oh si, bravo Davide, ci siamo quasi!» Con le mani mi strizzava il culo, e spingeva il suo cazzo dentro di me con brutalità. Era come se fossi il suo giocattolo, solo un bellissimo recipiente da riempire di sborra. La cosa mi stava facendo impazzire. Strappò i bottoni della camicetta e iniziò a leccarmi le tette, mentre io avevo gli occhi incrociati e la bocca costantemente attiva nel urlare. I miei occhiali erano letteralmente volati sul tappeto. Non so se avessi mai avuto dentro un pisello “non così grosso”, perché ne avevo avuti di notevoli dentro di me, ma “così duro”. Era un’asta di metallo, che non si piegava di un grado. Rimaneva dritto, una perfetta linea retta. Dentro mi spingeva e faceva decisamente male, ma la cosa mi stava facendo andare fuori di testa. Senza controllo, gli infilai la lingua in bocca e iniziai a saltellare sul suo cazzo come un’invasata. «AAAH!». Ripresi il controllo. Cosa stava succedendo? Ero in piedi sul tappeto, nuda se non per la camicetta aperta. Mi stropicciai gli occhi. Davide era seduto sul divano che mi fissava. Raccolsi gli occhiali da terra. «Oh cazzo» dissi. Non per il fatto che il pisello di Davide fosse ancora lì, luccicante e dritto, ma perché stavo letteralmente gocciolando dalla fica. «Tu sei venuta!» disse Davide ...
... orgoglioso. Io ero esterrefatta. Tremavo. La madre si girò verso di me, corse nella mia direzione e mi prese per un braccio. «Brutta puttana, era questo che volevi? Fare sesso con mio figlio?» «Io stavo cercando di aiutarlo!» «Ho visto come lo hai aiutato. Sarai contenta adesso, hai ottenuto ciò che volevi. Rivestiti Davide, adesso andiamo all’ospedale…» disse mentre lasciava andare il mio braccio e si attaccava a quello di Davide, tirandolo verso la porta. «NO!» gridai. «lei lo ha portato qui da me e io riuscirò ad aiutarlo!» «Preferisco umiliare me stessa e dire a tutti che è stata colpa mia, che sono stata io a dargli le pillole, piuttosto che dare un solo centesimo ad una puttana!» «Non voglio più i suoi soldi! È una questione di principio. E poi Davide mi ha già pagata…» Davide sorrise. «Lurida, schifosa di una…». Davide tolse il braccio dalla morsa della mano di sua madre. «Dai mamma, facciamole fare il suo lavoro! È brava!» «Dici così solo perché lei ti ha appena… scopato!». Davide fece no con la testa, poi abbracciò la madre come per rincuorarla. Avevo un’idea. «Davide, hai detto che ti sei fatto due seghe prima di prendere le pillole…». Lui si sentì profondamente imbarazzato, e la madre sciolse l’abbraccio con lui. «Ecco…» «Dai Davide! Basta col pudore; guarda me, sono nuda! Perché eri eccitato?» «Ero su internet!» «…E stavi guardando dei video? Di cosa?» «beh… La seconda volta, il secondo video, trattava di un uomo che lo faceva con 2 donne» Ménage a troi. Ecco la risposta. ...