1. Intossicato da mia sorella


    Data: 03/04/2018, Categorie: Incesti Autore: Zackgreat, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Gilberto e frequento economia all�università. La mia vita &egrave tranquilla, ho un lavoro part time in un negozio di informatica, una delle mie passioni, e vivo in un monolocale vicino alla facoltà. Ho 23 anni, non sono fidanzato e sono intossicato. Non droga, ci mancherebbe, quella roba non mi piace. Ok, una sigaretta ogni tanto, ma non ne faccio un dramma. Sono intossicato da Tania, mia sorella. Mia sorella Tania ha 32 anni e sono sempre stato il suo �fratellino�, come amava definirmi anche quando ero più piccolo. Io stravedevo, anzi, stravedo tutt�ora per mia sorella, ma non riesco più a fare a meno di lei da ormai sei anni. In quarta liceo, infatti, ho perso la mia verginità. A 17 anni. E, ovviamente, con Tania. Altrimenti perché sarei qui a parlarvene? All�epoca lei si era da poco laureata in architettura e stava iniziando il praticantato in uno studio. Viveva ancora con me e i miei genitori, quindi aveva orari impossibili ed era sempre più stanca. Un giorno mi stavo cambiando dopo aver corso e fatto la doccia, quando Tania entrò come una furia in camera mia spalancando la porta. Ed ero nudo. Prima che lo chiediate, noi non ci vediamo mai nudi, penso sia una sorta di pudore anche per la nostra grande differenza di età.�Gil, ma domani &egrave il tuo compleanno e me ne stavo scordando!� disse Tania. Poi il suo sguardo passo dai miei occhi al mio uccello. Fissa sulle palle pendenti, rasate, mi &egrave sempre piaciuto pulire dai peli le mie zone intime. Non disse ...
    ... altro, io non riuscii a reagire per qualche secondo. Poi mi girai di scatto dandole la schiena.�Potevi anche bussare eh!� e mi misi in fretta i boxer pronti sul letto. Tania bofonchiò una scusa e chiuse la porta. Era imbarazzata, e, poi scoprii dopo, anche turbata. Il perché &egrave presto detto. Il mio pisello &egrave davvero grande. Non grande e basta ma proprio grande, massiccio. L�ho capito presto cambiandomi in spogliatoio con gli altri ragazzi e vendendo le occhiate che mi lanciavano, a me e al mio amichetto. Un grosso uccello piace alle donne, lo so, ma &egrave anche fonte di responsabilità, problemi, insomma, fidatevi, non &egrave così facile trovare qualcuna che voglia prendersi cura di lui. Le mie amiche del liceo, due in particolare, si erano impegnate per farmi avere la mia prima scopata, ma avevano rinunciato e tutto si era concluso con un grande pompino con spruzzata in faccia o in bocca. E anche in quel caso entrava solo un terzo del pisello nelle loro piccole boccucce. Una tortura non poter fare sesso a quell�età, ve lo assicuro. In ogni caso, il mio uccello aveva colpito mia sorella, ne ero sicuro, e anche quella sera a cena ne ebbi conferma. Tania non mi guardava e rispondeva alle mie domande con un sì o un no, semplice e freddo. Più tardi, dopo cena andai da lei. Bussai alla porta e mi feci avanti.�Ciao, posso?� �Sì�cosa vuoi?� �Senti, possiamo parlare di oggi. C�&egrave qualcosa che non va?�Tania si fece rossa sulle gote e fece finta di nulla.�No, niente. ...
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