Intossicato da mia sorella
Data: 03/04/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Zackgreat, Fonte: RaccontiMilu
... singhiozzo e saltellò sulla mano di mia sorella.�Scusa, non riesco a controllare�� cercai di giustificarmi ma mia sorella sorrise senza problemi.�Sarà il caso di farlo alzare per misurarlo, che dici?� e detto questo prese in mano le mie palle e le accarezzò. La mano calda di Tania mi procurò un brivido lungo tutta la schiena fino al cervello. Per un attimo fu come se si fosse spenta la luce e l�eccitazione cominciò ad avere la meglio.�Però, pesanti� disse soppesando le palle con una mano, poi con l�altra. E intanto il pisello cresceva e dal pavimento la punta cominciò a puntare prima verso di lei, e poi superò la linea dell�orizzonte puntando verso il soffitto.�Incredibile, bè, direi che ci siamo� disse Tania. Io non capivo più nulla, ma sentivo solo una gran voglia di farmi una sega. Era una settimana che non mi liberavo e quella situazione non stava aiutando. Tania riprese la riga e questa volta la appoggiò bene al mio uccello, tenendolo con entrambe le mani. I suoi occhi si spalancarono dalla sorpresa.�25.7? Oh cazzo, ci credo che si prendono paura! Non credo che noi ragazze abbiamo tutto quello spazio lì sotto� �Eh�neanche in bocca�� lo dissi senza pensare. Tania appoggiò la riga e frugò nella sua borsa�Non è una questione di lunghezza Gil, è una questione di circonferenza� estrasse un metro di carta e ci avvolse la punta dell�uccello nella parte più spessa.�17.2, Gil è largo come una lattina di coca cola! Che ti aspetti?�L�eccitazione prese il ...
... sopravento e mentre Tania era girata mi misi a segarmi lentamente con la mano. Tania fece tanto d�occhi, mi colpì la mano con uno schiaffo e urlò�Non ci pensare nemmeno! E comunque non in camera mia!� e senza rendersene conto prese in mano l�asta e la strinse. Il sangue sulla punta mi pulsò fino al cervello. Tania mi fissò negli occhi e lentamente si avvicinò alla punta del mio uccello, estrasse la lingua e accarezzò il prepuzio che ancora copriva il glande.�No�aspetta�� cercai di dire, ma in tutta risposta mi strinse ancora di più l�uccello e non smise di guardarmi negli occhi. Io non ce la feci e chiusi i miei. E poi lo sentii: la lingua entrava dentro il prepuzio e scopriva il glande che scoppiava, libero, all�aria. La saliva di mia sorella colò lungo l�asta fino alle sue mani che ne stringevano la base e un attimo dopo sentii le sue labbra avvolgermi la cappella tesa e bollente.�Wow, sei caldissimo. A questo punto rilassati� Tania mi spinse a sedere sul letto e si inginocchiò fra le mie gambe. Le mani non lasciarono mai il mio pisello, mentre io, ad occhi chiusi, mi godevo ogni centimetro della sua lingua su di me. Sentii montare l�orgasmo e mi tirai su di scatto.�Tania, no, aspetta, mi viene da�godere� �No� disse subito lei, e la severità con cui lo disse mi fece dispiacere. Non avrei mai fatto nulla per farle del male, ma vidi in quella risposta l�ennesimo rifiuto da parte di una ragazza. Invece dovetti ricredermi subito. Tania si tolse la tuta che aveva e anche gli slip. ...