Scopate da backpacker - Racconti Erotici

Scopate da backpacker

... all'aeroporto. Mi consigliò un posto un paio d'ale piú in là rispetto a dove mi trovavo io. Ringraziai e mi riappoggiai alla parete, stavolta tirando un po' in fuori il bacino in modo che il rigonfiamento sotto i pantaloni fosse visibile e studiai il suo sguardo che, come avevo sperato, ci si posò subito. Il contatto era stato stabilito, spensi la sigaretta e gli sorrisi ammiccante poi uscii e mi diressi al bar che mi aveva consigliato.

Manco a dirlo poco dopo mi raggiunge, si prende un caffè e si siede al tavolo davanti a me.

La mia natura porca ed esibizionista non poteva essere meglio sollecitata, in un secondo ero duro, e la tuta che indossavo non lasciava alcuna ombra di dubbio su quello che stava succedendo nelle mie mutande.

Mi appoggiai allo schienale e divaricai le gambe in modo che l'erezione fosse ancora più visibile. Ovviamente il ragazzo mi incolla gli occhi tra le gambe e io non voglio di certo deluderlo.

Abbasso la mano sotto il tavolino e mi gratto una coscia in modo da tendere il tessuto del pantalone e rendere ancora più visibile il cazzo duro. Lui mi guarda con gli occhi sgranati, ormai è mio! Me lo pizzico appena e mi alzo, copro l'erezione con lo zaino, pago e mi dirigo verso il bagno. Mi posiziono davanti agli orinatoi, libero il mio cazzo in tiro e attendo...

Non passa nemmeno un minuto prima che le porte del bagno si aprano. Dei passi si avvicinano e il ragazzo prende posto all'orinatoio accanto al mio e subito getta un occhio sulla mia ...

... nerchia. Io me lo massaggio dal basso verso l'alto, lentamente e lo guardo deciso. Gli fisso lo sguardo negli occhi e gli comunicò che voglio che me lo prenda in mano. Capisce al volo e subito afferra il mio pisello con la mano. Gli sorrido e mi metto comodo per godermi la sega. È un po' impacciato e capisco che non ne ha presi molti prima. Meglio così, mi piace addestrare giovani frocetti, metto la mia mano sulla sua e gli dò il ritmo e gli faccio capire come deve segarmi.

Sarà pure impacciato ma impara in fretta e presto il mio cazzo è diventato di marmo. Ora voglio la sua bocca. Quelle labbra turgide le voglio strette intorno al mio cazzo.

Lo trascino all'interno di un bagno e lo metto in ginocchio, non fa in tempo a inginocchiarsi che ha già il mio bastone che gli entra in bocca. Glielo sbatto ripetutamente in gola, ormai ho capito che non ha nessuna esperienza e posso rigirarmelo come mi pare cosí gli infilo tutto il cazzo dritto in gola come piace a me, tenendolo per i capelli e bloccandogli la testa per raggiungere meglio le pareti della sua gola.

Cazzo che goduria ragazzi! Si faceva fare tutto senza lamentarsi! Me lo stavo godendo proprio quel pompino! La mia eccitazione saliva sempre di più a vedere quel ragazzo che forse aveva preso solo un altro cazzo nella sua vita o forse proprio nessuno che ora era inginocchiato a succhiarmi l'uccello che gli riempiva la bocca.

Poi un pensiero mi ha attraversato la mente che quasi mi ha fatto sborrare sul momento! Se ...