1. L'harem dello sceicco - capitolo 3


    Data: 07/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Koss99

    Il sole era salito ancora più in alto e la temperatura era diventata torrida. C'erano in giro solo delle pigmee riparate sotto le palme e due calessi che aspettavano solo noi. Ad ognuno dei due calessi erano assicurate due schiave, che si trovavano alle stanghe una dietro l'altra. Sul primo montarono Madame Jasmine e Marianne, sul secondo Nicolette ed io. Le giumente che trainavano il nostro calesse erano entrambe nere. Madame Jasmine diede la partenza sferzando la schiena delle sue due cavalle, Nicolette con un: - Ooh belle! -
    
    Partimmo, senz'altro questo modo di impiegare le cavalle era meno faticoso rispetto a quello di montarle in groppa. Meno faticoso per le puledre s'intende. Il caldo era terribile, ma le puledre trottarono di buona lena. Le redini erano collegate al morso di cuoio, bastava tirare leggermente per ottenere quello che si voleva, generalmente venivano utilizzate dalle padrone con dolcezza, a meno che la conducente non fosse particolarmente nervosa, ogni tanto succedeva.
    
    Seduta, nuda, come Marianne, accanto a Nicolette potevo ammirare due culi alti e neri, protetti tra le natiche da una strisciolina di morbida pelle, che danzavano regolarmente davanti ad i miei occhi. Due culi succulenti che trottavano coordinati e precisi. Il sudore scivolava sulle spalle scure e lucide delle puledre, le goccioline arrivavano sul culo e lo percorrevano fino alla sommità, gli sbalzi provocati dall'andatura ne facevano cadere qualcuna per terra, ma la maggior parte ...
    ... continuava la sua corsa scollinando dalla sommità del deretano o entrando nel gran canyon delle natiche.
    
    Di queste alcune si fermavano lì tra le mutandine e gli orifizi aggiungendosi a quelle che provenivano dal davanti e che in massima parte imperlavano i peli della fica, la maggior parte si ricongiungevano con quelle che avevano scollinato e proseguivano verso l'interno delle cosce, dove ristagnavano prima di cadere per terra o evaporare.
    
    Le cavalle erano assicurate alle stanghe con degli anelli di cuoio simili a manette, quella che stava dietro era assicurata al calesse con una catena che partendo da questo si congiungeva alla cintura di cuoio della schiava, questo per consentirle di trainare il calesse oltre che attraverso le stanghe, collegate da tiranti al sottopancia della cavalla, soprattutto con tutto resto il corpo.
    
    Le uniche che usualmente montavano in groppa alle cavalle erano le pigmee, ma le padrone facevano largo uso dei calessi, generalmente una sola cavalla trainava facilmente un calesse. Arrivammo in pochi minuti, in fin dei conti l'oasi era grande qualche chilometro quadro.
    
    Qui c'erano ancora tre edifici, un palazzo grande ed importante, a tre piani, simile a quelli che venivano costruiti nelle città diversi secoli prima, poi c'era una grande palazzina ad un piano, l'alloggio delle guardie nubiane ed infine un villino poco più grande di quelli che avevamo già visto. Scendemmo da calesse e ci avviammo verso il villino. Ci accolse una serva bruna, non ...
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