Matteo capitolo terzo (parte seconda)
Data: 07/04/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: DolceBsx
... un lungo gemito e mi chiese di avvicinarmi.
-Vai,- mi spronò Sergio, -vedrai come sarà bello.
Quasi in trans mi alzai e mi avvicinai ai due ragazzi fissando il sesso turgido del ragazzino che sembrava volesse decollare dall’inguine. “Deve piacergli molto,” pensai ed era certamente vero perché la sua espressione si era fatta completamente arresa e andava incontro con il bacino al pene dell’amico che lo scavava. Mi avvicinai ancora di più e quando fui alla distanza giusta Mauro mi fece scivolare una mano fra le gambe, accarezzandomi il culetto e spingendomi verso il suo viso. Il mio sesso rigidissimo si avvicinò alle sue labbra e lui mi assorbì tutto con un piccolo sospiro di soddisfazione. Avrei voluto gridare mentre iniziava a succhiarmi, ma non ne fui capace e guardai affascinato il membro di Mimmo che altalenava fra le natiche del ragazzino che sembrava completamente in orbita e mugolava sordamente con il mio pisello ficcato in bocca.
Volli accarezzarlo, ma quando cominciai a masturbarlo adagio, lui mi allontanò la mano. -No,- sussurrò, -se mi tocchi vengo subito...- Evidentemente quello che gli faceva Mimmo era sufficiente a portarlo all’orgasmo, così lo lasciai e lui me lo prese di nuovo in bocca.
Sergio si avvicinò alle mie spalle e mi abbracciò, cercandomi fra le natiche con una mano intrisa di crema. Era bello sentirsi toccare in quel modo e lo lasciai fare anche quando premette con un dito sul mio buchino: gli fu facile penetrarmi e sentii uno spasimo ...
... misto di piacere e dolore mentre mi invadeva. Rimase qualche momento fermo e quando cominciò a muoverlo delicatamente su e giù il dolore era scomparso, sostituito da una sensazione di pienezza che non riuscivo a definire, ma che era comunque piacevole. Ero molto vicino a venire quando mi fece scivolare fuori il dito, poi sentii la presenza del suo uccello fra le natiche, in basso. Non fui in grado di impedirgli di affondarmi nel solco, ma quando lo sentii premere sul buchino ebbi paura.
-No...!- Mi lamentai e lui diminuì la pressione, ma lasciò che il pene vi rimanesse puntato contro.
Stavo vivendo una situazione stranissima: da una parte ero un preadolescente che si stava concedendo a una forma di amore molto trasgressiva, mentre dall’altra ero una specie di osservatore imparziale. Il grande specchio posto su una parete dello studio medico contribuiva a rendere quanto mai reale quella situazione e mi pareva di osservare da un punto di vista completamente distaccato quanto stava accadendo.
Vedevo un adolescente che stava sodomizzando un giovanissimo efebo che succhiava un coetaneo e dietro di lui vedevo un uomo che cercava di penetrarlo. Non mi dispiaceva quanto vedevo, ma nello stesso tempo mi rendevo conto di essere uno dei ragazzi coinvolti in quel gioco così trasgressivo. La bocca di Mauro però stava portandomi all’orgasmo e quando Sergio spinse di nuovo più forte provai dolore e mi contorsi, facendo scivolare il suo sesso fuori dal mio buchino parzialmente violato. ...